Westcon 3D Lab: test e integrazione per innovare consapevolmente

I 3D Lab di Westcon-Comstor offrono ambienti virtuali multivendor per testare, integrare e mostrare soluzioni di cybersecurity senza lock-in e con supporto esperto.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

La frammentazione dell’offerta tecnologica e la difficoltà di mettere in comunicazione soluzioni di cybersecurity eterogenee stanno diventando sfide centrali per aziende e partner, soprattutto in uno scenario che vede un affermarsi sempre di più il tema della normalizzazione dei fornitori e delle piattaforme aperte. Questo cambio di passo costringe i distributori ad abbandonare il tradizionale ruolo di ‘box mover’, per assumere una funzione di vero e proprio facilitatore e advisor. Westcon è stata lungimirante, anticipando 4 anni fa un trend oggi dominante, con la fondazione dei 3D Lab di Westcon, di cui abbiamo parlato in maniera approfondita con Rosario Blanco, Vendor Commercial Director di Westcon-Comstor Italy.

“I 3D Lab fanno parte di un percorso all’interno del quale Westcon si è posizionata sempre di più come un advisor del nostro canale e dei nostri partner”, spiega il manager, per rispondere alle esigenze sempre più complesse e articolate del mercato della cybersecurity. “Quando sono nati i 3D Lab, i problemi della frammentazione dell’offerta e della difficoltà di mettere in comunicazione le soluzioni di cybersecurity che porta poi ad aumentare la superficie di rischio, non erano ancora così sentiti”, ha spiegato Blanco a SecurityOpenLab. Westcon sviluppò l’idea di creare i 3D Lab e di metterli a disposizione del partner per una serie di servizi, di modo che rappresentassero uno strumento di business non solo per Westcon, ma anche per i clienti stessi.

Rosario Blanco, Vendor Commercial Director di Westcon-Comstor Italy

All’atto pratico, “la caratteristica di questi 3D Lab è che sono dei laboratori virtuali, pronti all’uso, all’interno dei quali sono disponibili parecchie delle tecnologie che abbiamo a portafoglio”, spiega Blanco, sottolineando che l’accesso ai laboratori è semplice e non richiede alcun investimento: “quello che facciamo è mettere a disposizione dei nostri partner questi laboratori senza alcun obbligo di investimento da parte loro. L’unico requisito è la registrazione, dopodiché il partner può utilizzare il laboratorio per alcune ore, giorni o settimane, con la possibilità di rinnovare l’accesso secondo le proprie esigenze”.

Obiettivi e punti di forza

Tanta flessibilità si traduce in due principali obiettivi: “il primo è quello di mettere a disposizione dei partner un mezzo efficace per acquisire skill e dimestichezza con le tecnologie che portano sul mercato. L’altro motivo è offrire uno strumento di vendita da utilizzare soprattutto per mostrare delle funzionalità agli utenti finali”, sintetizza Blanco.

Fra gli elementi di forza dei laboratori Westcon il manager ha sottolineato “avere degli ambienti che sono sempre disponibili e funzionanti, così da eliminare la necessità di dover andare a casa del partner per manutenere una soluzione che poi si utilizza come laboratorio”. Ma il vero valore aggiunto risiede nella possibilità di simulare scenari reali, replicando la complessità degli ambienti che si trovano presso gli utenti finali: “essendo noi un distributore con molteplici tecnologie a portafoglio, una caratteristica peculiare dei nostri laboratori è di farle lavorare insieme in ambienti integrati e complessi, ossia la stessa situazione che si ritrova presso gli utenti finali. Nei 3D Lab si replica questa situazione, dimostrando i vantaggi dell’integrazione della tecnologia di un determinato vendor”, racconta Blanco. Proprio questa capacità di mostrare l’interazione fra soluzioni differenti risponde a una delle esigenze più sentite oggi dal mercato: poter testare, toccare con mano e valutare l’efficacia delle integrazioni tra tecnologie diverse, soprattutto in un’epoca in cui si cerca sempre di più di scongiurare il rischio di lock-in.

Un esempio lampante presentato dal manager è l’ambiente multivendor in cui “cooperano le soluzioni di CrowStrike, Zscaler ed Okta, che mostra come lavorano insieme una tecnologia che indirizza tematiche SASE, una che indirizza tematiche legate alla sicurezza dell’endpoint e un’altra che indirizza tematiche legate all’identity”, illustra Blanco. “Può darsi che il cliente abbia necessità di avere a che fare con queste specifiche tecnologie. Ma anche nel caso in cui non ci fosse quel contesto esatto, l’interazione con il laboratorio gli permetterebbe di acquisire una visione d’insieme sulla modalità migliore per affrontare tematiche complesse”.

Esperienza e innovazioni in arrivo

L’accesso ai laboratori Westcon è pensato per essere il più possibile inclusivo e guidato, ma senza precludere l’autonomia dell’utente. Blanco sottolinea che “guide dettagliate aiutano anche l’utente che ha meno dimestichezza con una specifica tecnologia”, inoltre Westcon mette a disposizione risorse interne per accompagnare i partner e i clienti nel percorso di esplorazione dei laboratori. Però c’è anche la possibilità di muoversi in autonomia.

Concretamente parlando, la ricchezza del portafoglio di Westcon si riflette anche nella varietà degli use case proposti dai 3D Lab: “in questo momento ci sono oltre 50 use case a disposizione in variati contesti”, sottolinea Blanco, “che coprono le principali tematiche e rispondono alle esigenze più disparate dei partner e dei clienti finali”.

Un’evoluzione recente e strategica dei laboratori Westcon riguarda l’adozione di infrastrutture cloud, in particolare AWS, come frutto “di un percorso che Westcon sta facendo per rafforzare sempre di più la collaborazione e in generale l’opportunità hypervisor. In questo senso Westcon ha creato, e lo farà sempre più spesso, laboratori virtuali su infrastruttura dell’hypervisor”, puntualizza Blanco. Al momento i laboratori su AWS sono già operativi, con tecnologie come Palo Alto Networks, Check Point e F5 che lavorano su questa infrastruttura.

Questa novità rientra nello scenario, sempre più frequente e rilevante, di valutare l’efficacia delle tecnologie in contesti reali e dinamici, come quelli offerti dai principali provider di servizi cloud.


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