Veeam lancia la sua prima software appliance

Le funzioni di backup e replica delle piattaforme Veeam sono state integrate in una immagine ISO da eseguire su hardware o come macchina virtuale

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Veeam ha "impacchettato" le funzioni di Veeam Backup & Replication - per la versione 13 - in una appliance software che si può eseguire direttamente "bare metal" oppure come macchina virtuale. Si tratta quindi di una soluzione alternativa alla classica implementazione della piattaforma Veeam su un sistema Windows, alternativa che nelle intenzioni semplifica l'estensione delle funzioni di protezione a un numero molto più elevato di istanze.

La Veeam Software Appliance integra insieme il software di backup con una distribuzione Linux gestita da Veeam e progettata ad hoc per avere solo ed esclusivamente i moduli necessari alle funzioni di protezione (al netto di alcuni necessari moduli di terze parti). Il pacchetto risultante è scaricabile come immagine ISO avviabile o come immagine di una macchina virtuale.

Veeam sottolinea tra l'altro che, sebbene l'appliance sia basata su Linux, non è richiesta alcuna competenza specifica poiché tutte le attività essenziali della appliance sono raggruppate e semplificate in una interfaccia utente testuale e una console web di gestione.

La progettazione della Veeam Software Appliance fa sì che la software house controlli tutto il relativo stack software e lo gestisca, a tutto vantaggio della sicurezza. Il sistema Linux di base è stato ad esempio pre-configurato secondo le opportune best practice, in modo da minimizzare la superficie d'attacco e di bloccare i vettori di attacco conosciuti. Tra l'altro, non è possibile accedere alla VSA da remoto via SSH e le operazioni di gestione più critiche richiedono una autenticazione a più fattori.

Per questo Veeam ritiene che la sua nuova appliance segua i principi della cybersecurity "by default", sicurezza che viene rafforzata dall'aver automatizzato e reso obbligatorie tutte le patch di sicurezza e gli aggiornamenti che contribuiscono a "irrobustire" il sistema.


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