L’azienda israeliana rafforza l’offerta con le soluzioni AI-native di Lakera specializzate sulla protezione di LLM, agenti autonomi e processi decisionali.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Check Point Software Technologies ha annunciato l’acquisizione dell’azienda svizzera Lakera, nata dall’esperienza di ex manager Google e Meta. Lakera è specializzata nello sviluppo di piattaforme di sicurezza AI native per la protezione di LLM, AI agentica e processi decisionali basati su intelligenza artificiale. L’accordo, che sarà finalizzato nel quarto trimestre 2025, mette l’accento su una delle necessità emergenti del momento: mettere al sicuro i modelli di AI dalle minacce legate alla manipolazione dei dati, alla compromissione dei modelli stessi e agli attacchi emergenti che sfruttano la collaborazione tra agent.
Come spesso accade, il progresso tecnologico è talmente rapido da rendere difficoltoso per le divisioni di R&D sviluppare internamente le misure di difesa e protezione adeguate. La strada per soddisfare le necessità nascenti è sempre più spesso l’acquisizione di chi tali competenze e soluzioni le ha già. Check Point ha scelto di puntare sulle tecnologie di Lakera perché promettono la capacità, già validata su scala globale, di garantire una protezione in tempo reale agli ambienti AI native. L’integrazione nella piattaforma Infinity di Check Point permetterà quindi di presidiare e gestire in sicurezza l’intero ciclo di vita delle soluzioni AI, a partire proprio dalla protezione dei modelli, degli agenti e dei dati.
Gli hub di ricerca di Lakera si trovano a Zurigo e a San Francisco e le soluzioni che hanno attirato l’attenzione di Check Point sono Lakera Red e Lakera Guard. La prima consente di valutare la postura di sicurezza degli ambienti AI prima della messa in produzione; la seconda offre una protezione runtime di LLM, agenti AI e flussi multimodali. L’azione delle soluzioni combina le difese in runtime con un’attività continua di red teaming, così da ottenere un efficace contrasto alle tecniche di attacco più sofisticate, come il prompt injection, il data leakage e la manipolazione intenzionale dei modelli. Adottata già da diverse aziende Fortune 500, la piattaforma Lakera vanta una precisione superiore al 98% nel rilevamento delle minacce, una latenza inferiore ai 50 millisecondi e un tasso di falsi positivi inferiore allo 0,5%.