Aldo Di Mattia, Director of Specialized Systems Engineering and Cybersecurity Advisor Italy and Malta di Fortinet evidenzia che la formazione è uno degli aspetti su cui Fortinet sta investendo maggiormente, dalla scuola primaria all'università, per formare cittadini consapevoli e futuri professionisti della cybersecurity. Inoltre, la collaborazione con Forze dell'Ordine e PA contribuisce a contrastare il cybercrime.
Autore: Redazione SecurityOpenLab
Aldo Di Mattia, Director and Cyber Security Advisor per Italia e Malta di Fortinet, ha posto l'accento sull'impegno concreto dell’azienda per ridurre lo skill gap in ambito cyber security, in un arco temporale a breve, medio e lungo termine. Fortinet, infatti, agisce su più livelli: nel breve periodo con programmi di awareness, quiz e test di phishing rivolti alle aziende; nel medio periodo con iniziative mirate alle università e agli enti di certificazione per assicurare che i giovani siano pronti ad affrontare il mercato del lavoro. Infine, con progetti a lungo termine rivolti addirittura alle scuole primarie. L’obiettivo è intercettare i ragazzi quando iniziano a usare dispositivi digitali, già a nove o dieci anni, stimolandoli a sviluppare interesse per la materia e a colmare, oltre allo skill gap, anche il gender gap che caratterizza il settore.
Nel contesto della collaborazione con le istituzioni, Di Mattia sottolinea l'importanza strategica delle sinergie tra privati, pubbliche amministrazioni, forze dell’ordine e vendor del settore. Fortinet, per esempio, ha siglato protocolli con l’ACN e la Polizia Postale, seguendo una linea che vede crescere anche la cooperazione con altri operatori specializzati. Pilastro di questa nuova collaborazione è lo scambio di intelligence: non solo la condivisione di Indicatori di Compromissione per intervenire su nuovi attacchi in tempo reale, ma anche la circolazione di informazioni sulle attività dei cyber criminali nei circuiti underground, così da anticipare le loro mosse.