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Credenziali o biometria: il dilemma del controllo degli accessi

Il controllo fisico degli accessi è argomento di grande attualità in tempo di pandemia. Ecco pro e contro delle due tecnologie più affermate: mobile e riconoscimento facciale.

Business Sicurezza fisica
Negli ultimi anni la tecnologia del controllo degli accessi fisici ha subito un’evoluzione vertiginosa. Gran parte dell'innovazione del settore si è concentrata in due aree: la tecnologia mobile e la biometria (che include il riconoscimento facciale). Le aziende hanno dovuto scegliere la strada che ritenevano più sicura per la propria crescita.

Per chi cerca di aggiornare il proprio sistema di accesso a una soluzione keyless questa scelta può creare confusione: quali sono i vantaggi del mobile rispetto al riconoscimento facciale? A spiegarlo è Gareth Robinson, Access Control Product Manager di 2N. I sistemi mobileL’incremento dell’utilizzo delle mobile credential non sorprende, considerata l’onnipresenza degli smartphone. Nel 2018 i download annuali di credenziali mobili hanno raggiunto i 4,1 milioni in tutto il mondo e, in soli tre anni, IHS Markit prevede che questo numero supererà i 120 milioni.

Alla base di questo fenomeno ci sono diversi driver, i più importanti dei quali sono la convenienza e la praticità. Per l'utente le credenziali mobile si traducono nel poter accedere al proprio edificio utilizzando il telefono senza dover portare con sé carte, passepartout o chiavi aggiuntive.
gareth robinsonGareth Robinson, Access Control Product Manager di 2NQuesta soluzione non richiede una conferma visiva, quindi è adatta agli edifici residenziali dove gli utenti possono entrare e uscire anche al buio o in condizioni di luminosità non ottimali e dove l’accesso avviene tramite veicolo.

È la soluzione più comoda anche per gli amministratori, poiché consente di gestire il controllo degli accessi in tutto l’edificio, non solo in corrispondenza degli ingressi principali dotati di videocitofono. Inoltre i lettori Bluetooth sono relativamente economici e possono essere facilmente utilizzati per monitorare l’accesso a singole stanze o aree di uno stabile.

Riconoscimento facciale

La tecnologia di riconoscimento facciale è stata inizialmente applicata per il rilevamento e il tracciamento delle identità in luoghi pubblici. Negli ultimi anni il suo impiego si è diffuso nell’ambito del controllo degli accessi fisici, soprattutto agli ingressi dei grandi spazi commerciali in cui i flussi di persone in entrata e in uscita sono costanti e numerosi.

L’innovazione prosegue a ritmo sostenuto e anche l’affidabilità di questa tecnologia sta migliorando. Anche in termini di costi le soluzioni per il riconoscimento facciale stanno divenendo sempre più sostenibili. Tuttavia, il settore deve affrontare alcune sfide non tecnologiche, principalmente legate alle normative che ne regolamentano l’utilizzo in diversi Paesi.

Per quanto riguarda l'Europa in particolare, il rispetto degli obblighi del GDPR rappresenta un’ulteriore complicazione, poiché è necessario garantire il diritto di non conservazione e cancellazione dei propri dati personali agli individui che ne fanno richiesta.

È una battaglia con un solo vincitore?

Alcune grandi aziende stanno focalizzando ricerca e sviluppo su una tecnologia piuttosto che sull'altra. Entrambe le soluzioni presentano dei punti di forza e, di conseguenza, sembra probabile che entrambe continueranno a prosperare soddisfacendo esigenze diverse. 2N ha scelto di dare priorità al mobile con una suite di prodotti dedicati.
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