Kaspersky amplia i dati nel Transparency Center svizzero

Kaspersky prosegue con il trasferimento dei dati nel datacenter svizzero e pubblica una nuova ricerca sugli investimenti in sicurezza IT di PMI ed enterprise.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Kaspersky prosegue con il trasferimento della sua infrastruttura di archiviazione ed elaborazione dati in Svizzera. I prossimi ad essere trasferiti Oltralpe saranno i dati dei clienti provenienti da Stati Uniti e Canada. L'azione è parte integrante della Global Transparency Initiative. Le informazioni in oggetto sono state condivise dagli utenti su base volontaria con Kaspersky Security Network (KSN). Si tratta di un sistema avanzato, basato su cloud, che elabora automaticamente i dati relativi alle cyberminacce. Comprende anche file malevoli, sospetti o precedentemente sconosciuti, che vengono inviati a KSN per l'analisi automatizzata dei malware.

Anton Shingarev, Vice-President for Public Affairs di Kaspersky, commenta che "tutti vogliamo proteggere i nostri dati. Si tratta di un’esigenza comprensibile nel mondo digitale di oggi. […] In Kaspersky crediamo che qualsiasi azienda debba costantemente rafforzare valori come la trasparenza e la responsabilità nel cyberspazio. Siamo felici di fare ulteriori passi avanti con il nostro progetto infrastrutturale. E di procedere con il trasferimento nei data center svizzeri dell'archiviazione ed elaborazione dei dati dei clienti di altre regioni del mondo". I dati degli utenti europei sono già stati trasferiti.


Mentre i lavori procedono, l'azienda russa ha pubblicato una nuova ricerca sulla sicurezza IT. S'intitola "IT security economics in 2019: how businesses are losing money and saving costs amid cyberattacks". L'indagine riguarda il budget investito in sicurezza IT. Secondo i dati, nel 65% delle PMI e nel 68% delle enterprise, il top management contribuisce attivamente alle decisioni che riguardano la sicurezza informatica. La cyber security esce quindi dal dipartimento di competenza. Diventa un tema di importanza enterprise, che costringe i dirigenti a dover comprendere i trend e i rischi legati alla sicurezza IT.

Non solo. Per le aziende con un budget superiore ai 5 milioni di dollari, il 72% delle intervistate conferma che i propri dirigenti prendono parte agli aspetti finanziari legati alla sicurezza IT. Nelle aziende con budget fino a 25 mila dollari (enterprise) e 2,5 mila dollari (PMI) questa percentuale scende al 50%.

Budget per la sicurezza IT e coinvolgimento dei dipendenti C-level nel processo decisionale in materia di sicurezza informaticaDove i dirigenti C-level sono coinvolti nel processo decisionale in materia di sicurezza informatica, il valore è in linea con l’andamento globale degli investimenti in sicurezza informatica. La spesa per la sicurezza informatica raggiunge i 264.000 dollari per le PMI e 18 milioni di dollari per le enterprise.

Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky, conclude che "la cooperazione tra il team di sicurezza e il CdA è vantaggiosa per tutte le imprese. Se la vostra azienda non ha ancora adottato un approccio simile questo è il momento giusto per iniziare. I team di sicurezza IT dovrebbero spiegare al top management i possibili rischi e ciò che serve per mitigarli. Inoltre dovrebbe dettagliare la quantità di denaro necessario e come ripartire il budget a disposizione. Questo confronto aiuterebbe i dirigenti a comprendere l'importanza della sicurezza IT per la loro azienda e a investire in base ai rischi reali".

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