Gestione delle identità con una console unificata, basata su Zero Trust

Una piattaforma di Identity Security basata sul controllo avanzato dei privilegi permette di proteggere identità e risorse, ovunque si trovino.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

È ormai noto che la rapida migrazione al cloud e l'adozione SaaS hanno creato (e lo stanno ancora facendo) problemi non indifferenti di cybersecurity. Il punto nodale della questione è che aumentano i nodi e le identità da proteggere, richiedendo maggiori sforzi per fronteggiare attacchi sempre più sofisticati.

In occasione dell’evento CyberArk Impact 2022, l’azienda statunitense di sicurezza informatica ha pubblicato dati interessanti al riguardo. I suoi esperti hanno calcolato che oggi, per ogni identità umana in azienda, ce ne sono circa 45 di tipo non-umano, che si potrebbero definire identità macchina. Un numero esorbitante, che dà una chiara idea dell’estensione della superficie di attacco. Anche le sole identità umane sono di per sé un potenziale problema di security, dato che oltre la metà dei dipendenti di una stessa azienda ha accesso a dati aziendali sensibili.

È per gestire questa situazione che CyberArk reputa indispensabile l’adozione di soluzioni avanzate di Identity Security in grado di applicare il principio del privilegio minimo e progettate una migliore gestione delle minacce. È proprio partendo dal controllo avanzato dei privilegi che Identity Security protegge l’accesso a tutte le identità e automatizza in modo flessibile il ciclo di vita dell’identità.


La soluzione di Identity Security presentata dall’azienda concilia due capisaldi della protezione delle identità: la filosofia Zero Trust e il priviledge access management. CyberArk Identity Security – che sarà disponibile entro la fine del 2022 - si basa su un insieme di servizi fondamentali condivisi, tra cui Identity Security Intelligence, che fornisce rilevamento e prevenzione continui delle minacce all'identità, individuando automaticamente comportamenti anomali degli utenti ed eventuali utilizzi impropri degli accessi privilegiati da parte di lavoratori e utenti privilegiati.

Inoltre, la piattaforma consente l'accesso sicuro di qualsiasi identità, umana o macchina, a ogni risorsa o ambiente da qualsiasi luogo e dispositivo. Fra gli elementi da mettere in evidenza ci sono Identity Flows, Identity Compliance, Secure Cloud Access e Secrets Hub. Procedendo per ordine, Identity Flows automatizza le attività di gestione delle identità attraverso l’integrazione di app no-code / low-code e flussi di lavoro per dati, processi ed eventi relativi all'identità.

Come suggerisce il nome stesso, Identity Compliance facilita il controllo e l'applicazione della conformità alle normative, automatizzando il ciclo di vita del provisioning degli accessi, semplificando le certificazioni dei privilegi di accesso consentiti e fornendo un'analisi completa delle identità.

Secure Cloud Access invece fornisce accesso Just-in-Time, con privilegi minimi, a console, linee di comando e servizi cloud, contribuendo all'implementazione di iniziative Zero Trust riducendo il rischio di compromissione delle sessioni privilegiate per i team DevOps e Operation del cloud. Ultimo ma non meno importante, Secrets Hub semplifica l’accesso ai secret su Amazon Web Services (AWS) da parte degli sviluppatori in ambienti ibridi utilizzando AWS Secrets Manager.

Una caratteristica importante della piattaforma è la presenza di un unico Admin Portal, con la centralizzazione dei dati di audit e dell’autenticazione e la possibilità per i responsabili della sicurezza di avere una visione globale e di applicare policy unificate.


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