World Backup Day 2020: le abitudini di backup degli italiani

Gli italiani sono sempre più consapevoli dell'importanza del backup, Però 6 italiani su 10 continuano a perdere informazioni personali importanti.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Il 31 marzo si celebra il World Backup Day per ricordare a consumatori e imprese di tutto il mondo l'importanza del backup. Un'abitudine che dovrebbe essere ricorrente e prioritaria. Invece non è tenuta in grande considerazione dalla maggior parte dei cittadini italiani. Il dato emerge da una ricerca condotta da Kingston Technology, che ha intervistato decine di connazionali per sondare le loro abitudini in fatto di backup.

Quello che emerge è che tutti temono di perdere i propri dati. Soprattutto quelli personali memorizzati nello smartphone, comprese foto, video, messaggi, contatti e credenziali. La paura però è legata più alla perdita fisica del dispositivo che a quella digitale del dato.
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La verità è che qualsiasi incidente fisico allo smartphone (furto, perdita, rottura), o digitale ai dati (un virus che rende inaccessibili le informazioni), la soluzione è una sola: il backup. Se c'è una copia in cloud di tutti i dati digitali archiviati nello smartphone, si potranno recuperare a prescindere da quello che è accaduto. In caso contrario, andranno irrimediabilmente persi. Quello che serve è fare buon uso delle app di backup e programmare copie di sicurezza a cadenza regolare.

Ma andiamo nel dettaglio a vedere i risultati del sondaggio di Kingston in Italia. La maggior parte degli intervistati (il 91%) si è professato consapevole dell’importanza della prevenzione. Il passaggio dalle parole ai fatti però dimostra tutto l'opposto. Sei italiani su dieci ammettono di avere perso dati realmente importanti. Il 68% del campione si è pentito almeno una volta di non aver fatto il backup dei dati. Dati la cui importanza è lapalissiana, dato che il 79% degli intervistati si dice disposto a pagare pur di recuperare i dati persi.

Con che frequenza di esegue il backup? Otto italiani su 10 lo fanno "saltuariamente". Più nel dettaglio, il 29% esegue il back up una volta al mese, altrettanti lo fanno una volta a settimana. Il 24 percento tuttavia lo fa ogni sei mesi, e un irriducibile 15% se ne ricorda una volta all’anno o addirittura mai. Il World Backup Day è l'occasione buona per mettersi sulla buona strada.

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