Il parere di Overland Tandberg

Risponde Michelangelo Di Ianni, Italy Channel Sales Manager, Tandberg Data GmbH

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Da soluzione per la data loss prevention e il disaster recovery, il backup è diventato una soluzione di cybersecurity fondamentale per tutelarsi dagli attacchi ransomware. Quali sono le strategie e i prodotti che consigliate ai vostri clienti?

Attualmente il metodo più efficace per fronteggiare gli attacchi ransomware, o semplicemente evitare la perdita di dati, è quello di predisporre una strategia di backup del dato protetto da AIR-GAP, in modo tale che l’implementazione del disaster recovery si dimostri realmente intelligente. Overland Tandberg, nel ventaglio di soluzioni dedicate, vanta la possibilità di differenziare le strategie sulle quali basare la protezione, permettendo di scegliere tra la tecnologia che adotta dischi removibili (RDX) e quella che si basa sulle unità a nastro (LTO).

In entrambi i casi l'archiviazione offline diventa sicura e portatile perché l’air-gapping è come una sorta di fortificazione digitale, che circonda virtualmente i dati con muri e fossato, sul quale poi viene occasionalmente abbassato un ponte levatoio. Quando non è necessario accedere ai dati, il sistema disattiva le comunicazioni in vari modi, rendendo i contenuti inaccessibili e quindi protetti in maniera assoluta.

La tecnologia RDX è considerata una delle piattaforme di storage rimovibili più conosciute e apprezzate a livello globale e consente ampia flessibilità di utilizzo spaziando tra cartucce HDD, SSD con funzionalità Worm o Ransomware, che possono essere inserite nei sistemi QuickStor con interfaccia USB 3+ o SATA 3. Questi drive sono in grado di ospitare supporti HDD con capacità fino a 5 TB, oppure SSD da 8 TB non compressi, quindi ideali per soddisfare le necessità di piccole realtà con budget IT ridotti.

In alternativa, per far fronte ad esigenze di backup più strutturato e scalabile, la stessa tecnologia è applicabile su appliance di rete in formato rack, dove facciamo riferimento ai dispositivi RDX QuickStation, con la possibilità di gestire 4 o 8 cartridge, per uno spazio di archiviazione non compresso che può arrivare fino a 20 o 40 TB.

Attraverso il software rdxLOCK, del quale è possibile scaricare una versione trial per 60 giorni, si ha quindi accesso ad una capacità di archiviazione virtualmente illimitata, con la possibilità di usufruire di avanzate funzionalità di protezione dei dati, come RDX WORM che consente di rendere immutabili i dati memorizzati sui supporti, in conformità anche alle prescrizioni del GDPR. Backup ed archivi restano invece al riparo da ransomware e virus grazie al RansomBlock mode, grazie al quale vengono limitate le possibilità di scrittura sui supporti ai software preventivamente autorizzati.

A supporto degli elevati standard di affidabilità, l’ingegnerizzazione dei supporti RDX è studiata per realizzare cartucce resistenti ad urti, cadute e a scariche elettrostatiche, rendendole la scelta ideale per coloro che sono alla ricerca di una soluzione su cui archiviare in totale sicurezza i propri dati per oltre 10 anni.

Passando alle unità a nastro, è doveroso sottolineare come le soluzioni della famiglia NEO equipaggiate con lettori LTO soddisfino le necessità di piccole e medie imprese con capacità di archiviazione dei dati che vanno fino a 25 PB, fornendo un backup automatizzato senza sforzo che combina flessibilità, alte prestazioni e convenienza, in modo da garantire che i dati siano protetti più velocemente, in modo facile e conveniente.

L’ampiezza della gamma dei drive e delle librerie Overland Tandberg, di cui fanno parte i dispositivi esterni ed interni LTO 7,8 e 9 , oltre alle automazioni delle famiglie NEOs: StorageLoader, T24 e XL40/80 tutte con connettività SAS o FC, consente di offrire alle aziende una capacità di archiviazione che aumenta nel tempo ed il cui costo rappresenta una delle opzioni più vantaggiose per il backup dei dati a lungo termine, perché si traduce in un maggior beneficio nel rapporto tra spazio e costo per TB. L’ introduzione di LTO 9 alla fine del 2021 permette ora di memorizzare fino a 45 TB di dati compressi su un singolo nastro e questo significa che questa tecnologia può facilmente adattarsi alla massiccia crescita dei dati che quasi ogni organizzazione oggi giorno affronta.

Anche i dati in cloud devono essere oggetto di backup, e si parla sempre più spesso di Backup-as-a-Service. Quali sono le best practice per il backup cloud, a chi spetta la sua gestione nel modello di condivisione delle responsabilità e quali sono le soluzioni che consigliate?

Naturalmente anche il cloud ricopre un ruolo importante nella strategia di backup e tutti i provider di servizi cloud hanno l’obbligo di rispettare determinati standard di sicurezza. Tuttavia, questo non solleva gli utenti dalla responsabilità di garantire ulteriormente la sicurezza dei dati di loro proprietà e proprio per questo i contenuti devono essere protetti contro le minacce più note come l’errore umano, eventuali calamità naturali e soprattutto gli attacchi informatici.

Il nostro consiglio dunque, nel pieno rispetto della ormai più che nota regola del 3-2-1, è quello di garantire l’integrità della base dati attraverso l’implementazione di strategie mirate al salvataggio inteso come ultima linea di difesa, e quindi da prevedere necessariamente come OFF LINE ed OFF SITE. In questo panorama specifico, le soluzioni offerte dal brand Overland Tandberg integrano un sistema di Data Loss Prevention che è in continua evoluzione e consente alle aziende moderne di implementare in modo semplice politiche di sicurezza avanzate.