Sanità italiana bersagliata da malware e ransomware nel 2020

Nel 2020 malware e ransomware hanno sferzato la sanità italiana come non mai. I criminali informatici cercano il denaro dei riscatti e i dati sensibili da rivendere sul darkweb.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Sanità, banking e Pubblica Amministrazione sono i tre settori italiani in cui è più urgente innlazare le misure di sicurezza informatica. Sono, infatti, i tre settori che sono stati maggiormente bersagliati da malware e ransomware nel cosrso del 2020. Il dato è futto del lavoro di ricerca degli esperti di Trend Micro Research.

Nell'anno passato sono stati 20.777 i malware unici che hanno colpito le strutture sanitarie italiane e 2.063 i ransomware unici. Una definizione, quella di "unico", che indica un singolo programma malevolo con caratteristiche proprie. Questo significa che, ammettendo che un malware unico possa essere impiegato per sferrare molteplici attacchi, questi ulti sono molti di più delle cifre indicate.

Abbiamo parlato più volte della grave situazione che ha dovuto affrontate il settore sanitario, che oltre a fronteggiare l'impennata di ricoveri, ha dovuto anche occuparsi delle infrastrutture informatiche. La dotazione informatica in molti casi obsoleta si è unita all'espediente della pandemia, che ha portato a un'impennata degli attacchi molto difficile da arginare. I nuovi dati di Trend Micro Research permettono di aprire una riflessione circostanziata, davanti a dati definitivi e completi che riassumono la gravità di quanto accaduto.
È andata meglio a banking e tech per quanto riguarda i malware unici, alla PA e i trasporti per i ransomware unici. Tuttavia hanno poco di cui felicitarsi, dato che si classificano rispettivamente in seconda e terza posizione. La classifica lascia comprendere come i cybercriminali abbiano scelto di bersagliare determinati settori anziché altri, e come abbiano costruito attacchi su misura, caratterizzati da un’alta targettizzazione e profilazione degli obiettivi.

Per dovere di cronaca, è bene precisare che la situazione italiana non si discosta molto da quella internazionale. Ricordiamo che NTT aveva segnalato un incremento del 200% negli attacchi contro la sanità nel 2020 a livello globale. E che si sono verificati gravi episodi come l'attacco contro il Dipartimento sanitario dell'Alaska, la paralisi del servizio sanitario irlandese e il gravissimo episodio in Germania del primo decesso causa ransomware.
Per chi si chiedesse perché questa insistenza sulla sanità, la risposta è nelle parole di Alessandro Fontana, Head of Sales Trend Micro Italia: “Il settore della sanità è tra i più bersagliati al mondo per la quantità e la qualità di dati sensibili che custodisce e che ovviamente hanno un grande valore economico […] Le azioni criminali non mirano solo a bloccare i sistemi e magari chiedere un riscatto, ma anche a capitalizzare le informazioni sensibili".

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