Terza dose di vaccino anti COVID: l'SMS con l'appuntamento è una truffa

Attenzione agli SMS con l'appuntamento della terza dose di vaccino anti COVID: può essere una truffa.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

I vaccini anti COVID continuano ad essere il migliore pretesto per ingannare potenziali vittime di truffe informatiche. L'ultima trovata è un SMS con la notifica dell'appuntamento per la terza dose di vaccino anti COVID. Se il malcapitato utente Android cade nella trappola e fa clic sul link, finisce per installare il malware TangleBot sul proprio dispositivo.

La stretta attinenza con l'attualità caratterizza le azioni del cyber crime dall'inizio dell'emergenza sanitaria, e si riconferma anche con la nuova trovata criminale. Le notizie (vere) sulla terza dose che popolano i quotidiani diventano l'esca perfetta. Sul piano strategico funzionano perché i veri appuntamenti per i vaccini erano confermati, appunto, via SMS.

Tuttavia, ricordiamo, l'SMS era solo una conferma di un'azione svolta dall'utente (la prenotazione) tramite altri canali. L'SMS truffa, invece, non è legato ad alcuna prenotazione reale. Inoltre, se la potenziale vittima seleziona il link incluso nel messaggio succede qualcosa di strano: viene collegata a un sito Web che necessita della versione aggiornata di Adobe Flash Player e offre la possibilità di aggiornarlo: è qui che il malware viene scaricato. Ed è qui che bisogna intuire il tranello e chiudere tutto senza proseguire oltre.


TangleBot

Chi prosegue con la procedura viene infettato, e TangleBot non è uno scherzo. Può accedere ai contatti di telefoni e tablet Android, alle funzionalità di testo e chiamata, ai registri delle chiamate, a Internet, alla fotocamera, al microfono e al GPS.

Sui dispositivi contagiati può quindi effettuare e bloccare telefonate, inviare, ottenere ed elaborare messaggi di testo, registrare l'audio della videocamera o del microfono o trasmetterlo in streaming direttamente all'attaccante. Ancora, può esfiltrare credenziali e dati sensibili, sovrapporre finte schermate su quelle reali per trarre in inganno le vittime e implementare altre funzionalità di spionaggio dei dispositivi.


I ricercatori di Proofpoint hanno studiato approfonditamente questa minaccia e hanno anche scoperto che TangleBot ha molti aspetti in comune con il malware diffuso nel 2020 con la campagna Medusa. Tuttavia, all'arsenale tipico di Medusa aggiunge comportamenti avanzati ed evolute capacità di trasmissione, oltre all'uso avanzato di una routine di cifratura utile per offuscare e nascondere il comportamento del malware. Proprio le tecniche di offuscamento sono la novità principale di TangleBot, che è a tutti gli effetti una minaccia da cui tenersi alla larga.

Nel caso si ricevesse un SMS relativo alla campagna vaccinale, meglio metterlo da parte e verificarne i contenuti dal sito ufficiale regionale, che è la fonte più affidabile.


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