Fase 2 e ripartenza: Software AG Italia propone IoT Safe Interaction

Software AG punta sull'integrazione di IoT e analytics per monitorare la sicurezza dei luoghi pubblici nella Fase 2 della pandemia

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Fase 2 e ripartenza andranno a braccetto con il concetto di sicurezza e monitoraggio. Il problema di tutte le aziende sarà infatti garantire il corretto comportamento dei dipendenti. Come anche per qualsiasi attività che ha un contatto diretto con i clienti. Esistono soluzioni puntuali che aiutano in questo senso, portando controlli automatici. Come ad esempio i termoscanner. Software AG Italia punta invece sulla integrazione di più sistemi.

La soluzione proposta da Software AG si chiama IoT Safe Interaction. E punta sulla combinazione dei dati provenienti da varie fonti e diversi dispositivi. Come telecamere di sorveglianza, telecamere termiche, wearable, anche app mobili. Software AG Italia ha già coinvolto diversi fornitori di sensori e device integrati con IoT Safe Interaction. La soluzione è comunque aperta al collegamento con qualsiasi dispositivo di raccolta dati.

"Abbiamo messo a punto una soluzione aperta che si collega a qualsiasi dispositivo, inclusi quelli che le aziende hanno già a disposizione", spiega Augusto Abbarchi, Senior Vice President Head of Global Support Go-to-Market di Software AG. Perché "in questo momento la velocità e la flessibilità nell’implementare un sistema di protezione possono fare la differenza". Software AG punta anche sulla velocità di implementazione. Secondo la società, IoT Safe Interaction consente di realizzare un sistema completo di monitoraggio in 3-4 settimane.


Il nocciolo della soluzione di Software AG sta nell'integrazione. Perché ciascun dispositivo può fornire informazioni utili a scopi specifici. Le telecamere termiche possono individuare persone con temperatura corporea troppo elevata. Le telecamere di sorveglianza possono rilevare chi indossa una mascherina e chi no. Wearable e app sono utili a controllare la distanza fra le persone.

Premesse le ovvie considerazioni di privacy, i dati raccolti possono essere poi analizzati. Per generare, quando serve, allarmi in tempo reale. Ma anche per analisi più complesse e per una eventuale conservazione. Anche nei classici sistemi aziendali di ERP o CRM, applicandovi funzioni di anonimizzazione. Passata poi l'emergenza, la soluzione realizzata si può riciclare per compiti diversi. Come rilevare il comportamento dei clienti, fare benchmarking dei punti vendita, abilitare sistemi di Smart Building.

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