Trend Micro filma il futuro della cybersecurity: come sarà nel 2030

Uno studio approfondito e una webserie per mostrare come la tecnologia cambierà il nostro modo di vivere e quanto sarà importante la cyber security.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

Gli esperti di cybersecurity sono tutti impegnati in questo periodo a snocciolare previsioni per il 2022. Trend Micro ha deciso di uscire dal coro con un progetto tanto inusuale quanto intrigante: prevedere come sarà la cybersecurity nel 2030. Compito che ha preso molto sul serio e che ha svolto in grande stile, dato che ha realizzato uno studio articolato e addirittura una webserie di nove puntate online su YouTube.

Lo studio è il Project 2030: Scenari per il futuro della cybersecurity, per il quale sono stati condotti sondaggi approfonditi. Lo studio è infatti costruito sulla base di ricerche open source, sullo studio di report sul panorama delle minacce a firma di aziende e scienziati, sul monitoraggio di brevetti e con il supporto di un sondaggio online solo su invito e un altro rivolto ai CISO.

La webserie è la trasposizione video dei risultati della ricerca, per rendere gli argomenti coinvolgenti e accessibili a tutti. La serie narra la storia di Resila, abitante della immaginaria città di New San Joban, ambientata ovviamente nel 2030. Reslia mostra con il suo quotidiano fino a che punto le tecnologie avranno cambiato la vita degli esseri umani, e quali insidie cyber comporterà tutto questo.


Lo scopo di questo articolato lavoro è consentire ai Governi e alle imprese di comprendere le implicazioni future delle tecnologie che oggi sono in via di sviluppo e prepararsi adeguatamente alle sfide, oltre che alle opportunità, che ci saranno nel prossimo decennio.

Gli scenari sono ovviamente frutto della fantasia, ma hanno lo scopo di essere verosimili, ossia di descrivere i possibili sviluppi tecnologici a medio termine, con un’attenzione particolare verso l'impatto delle minacce informatiche dal punto di vista di un individuo, di un’azienda e di uno Stato. Le situazioni sono quindi plausibili, attentante ricostruite e modellate sull'analisi dell'attuale panorama delle minacce, il parere di specialisti della sicurezza delle informazioni, della protezione dei dati, delle implicazioni legali e delle relazioni internazionali.

Lo scenario tratteggia una realtà in cui la connettività avrà un impatto su ogni aspetto della vita quotidiana, sia a livello fisico che psicologico. E i cybercriminali si saranno evoluti per utilizzare e approfittarsi delle innovazioni tecnologiche.

Il mondo di domani

Nel mondo di Reslia gli strumenti di Intelligenza Artificiale permetteranno anche alle persone senza alcuna competenza tecnica di compiere attacchi cybercriminali, su una scala di grandezza mai vista prima. Tali attacchi causeranno il caos nelle supply chain delle industrie e danni fisici agli esseri umani che utilizzano impianti cyber.


L'ingegneria sociale e la disinformazione diventeranno talmente radicate da essere difficili da ignorare, a causa dell’utilizzo di massa degli Heads Up Display (HUD). Gli ambienti, caratterizzati da un utilizzo massivo di IoT, saranno i vettori per azioni di sabotaggio ed estorsione, soprattutto nei settori manifatturiero, della logistica, dei trasporti, della sanità, dell’istruzione, della vendita al dettaglio e domestico.

Inoltre, le tecniche di occultamento attraverso l’Intelligenza Artificiale renderanno impossibile l’attribuzione delle identità, ponendo problematiche circa l’incident response e la gestione degli accessi. Il 5G e il 6G renderanno gli attacchi più precisi e sofisticati e l’“Everything as a Service” trasformerà i cloud provider in ricchi obiettivi per i cyber criminali.

Ultimo ma non meno importante, il tecno-nazionalismo diventerà uno strumento geostrategico chiave per alcune delle nazioni più potenti del mondo, ampliando ulteriormente il divario con gli altri Paesi.


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