Vaccini contro il COVID-19, imperversa il phishing

L'avvio della campagna vaccinale contro il COVID ha scatenato una nuova ondata di phishing a tema vaccini. Qualsiasi messaggio sull'argomento dev'essere considerato sospetto.

Autore: Redazione SecurityOpenLab

COVID-19, Corona, vaccino, cure contro il COVID e varie combinazioni di questi termini sono esche che i cyber criminali stanno usando per attrarre l'attenzione delle potenziali vittime. Le campagne di phishing a tema coronavirus hanno imperversato lo scorso anno e stanno proseguendo. La differenza è che ora l'argomento che attira non è più la diffusione del virus, ma i vaccini e i medicinali per curarlo

È l'ennesimo effetto collaterale di un'emergenza sanitaria che allunga la propria ombra sul lavoro, sulla scuola e su molteplici aspetti della quotidianità. Nell'era di Internet la paura e la fame di informazioni portano le persone a documentarsi online. Approfittando di questo atteggiamento naturale, i cyber criminali diffondono minacce informatiche, rubano credenziali, effettuano frodi e altre azioni criminali.

L'obiettivo è sempre finanziario. La difesa passa per un eccesso di prudenza, che deve portare a ignorare sistematicamente le informazioni non richieste relative alla pandemia. Soprattutto se tali informazioni vengono recapitate a sorpresa nella casella di posta elettronica.

L'allarme è stato lanciato dai ricercatori di Webroot, che tramite il suo sistema anti-phishing ha rilevato un inasprimento delle campagne di phishing a tema COVID a seguito dell'avvio della campagna vaccinale nel Regno Unito.
I filtri di Webroot hanno rilevato un aumento degli URL malevoli riferiti a vaccini, cure contro il COVID e altri termini associabili alla fase contingente della pandemia. Online sono comparsi oltre 4.500 nuovi domini sospetti, tutti contraddistinti dalla presenza al loro interno di combinazioni di termini relativi a COVID-19, Corona, vaccino, cure contro il COVID e simili. Non mancano anche riferimenti alle restrizioni di viaggio, che è un altro argomento caldo per molte categorie d'utenza. 

934 di questi nuovi domini includono nel nome il termine vaccino, 611 sono relativamente facili da smascherare perché contengono errori di ortografia nella parola vaccino, ma bisogna essere abbastanza scaltri da accorgersene (che è difficile navigando dallo smartphone).

2.295 domini contengono il termine COVID, altri 622 domini quello test o suoi derivati. Non mancano poi le combinazioni particolarmente azzeccate, come test per il COVID, aggiornamento sui test, passaporto COVID, vaccini privati.

Inoltre, nel periodo tra l'8 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 Webroot ha rilevato un aumento del 336% dell’utilizzo della parola vaccino all'interno di nomi di dominio rispetto a marzo 2020. L'incidenza è in ascesa anche del 94,8% rispetto ai 30 giorni precedenti (quando non era stata avviata alcuna campagna vaccinale in Europa). Tutto è pianificato e presentato il modo da colpire i soggetti più vulnerabili inducendoli ad aprire le email e i link in esse annidati.

Non abboccare

L'imperativo per difendersi è non abboccare. Con una buona dose di autocontrollo, bisogna disinnescare la minaccia prima che si attivi. In altre parole, non bisogna aprire le email truffa. Per individuarle serve buon senso. Il mittente: è alquanto improbabile che l'OMS o il virologo famoso scrivano proprio a voi per svelarvi segreti sul COVID, quindi quelle email sono da cestinare.

L'oggetto: se esistesse una cura miracolosa contro il COVID non saremmo in emergenza sanitaria. Se ci fosse il modo per procurarsi i vaccini "saltando la fila" sarebbe già vaccinata la metà della popolazione mondiale. Meglio lasciar perdere le false promesse e restare con i piedi ben piantati per terra: le convocazioni per i vaccini sono fatte dalle autorità competenti, e non certo via email.

Quanto al testo, è buona norma (non solo per le email sul COVID) non cliccare mai sui link contenuti nei messaggi, a meno che il mittente non sia ben conosciuto e sia uso a proporre questo tipo di contenuto. Anche in questo caso, è sempre buona norma aprire una tab del browser e digitare di proprio pugno l'indirizzo per evitare siti canaglia.

Inoltre, anche alla luce delle numerose fake news sull'argomento, è bene ribadire che le uniche fonti d'informazione attendibili sono quelle ufficiali. Chiunque abbia un dubbio sulla pandemia, le cure e i vaccini farà bene a connettersi al sito del Ministero della Sanità o della propria regione. Cliccare a caso ogni link che promette informazioni non rende immuni dal virus, fa prendere i virus informatici.

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