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Splunk

Gian Marco Pizzuti, Area Vice President and Italy Country Manager di Splunk, sottolinea che l'introduzione dell'Agentic AI all'interno della piattaforma Splunk Enterprise Security 8.2 completa il lavoro di ricerca e sviluppo orientata all'automazione, consentendo di sopperire alla mancanza di risorse e velocizzare i tempi di reazione.

Autore: Redazione SecurityOpenLab - Tempo di lettura 1 minuti.

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Nell’intervista con Gian Marco Pizzuti, Area Vice President e Italy Country Manager di Splunk, è emerso come l’introduzione dell’agentic AI all’interno della piattaforma Enterprise Security 8.2 rappresenti un’evoluzione naturale del percorso di ricerca e sviluppo in ambito AI e machine learning intrapreso dall’azienda. Pizzuti ha sottolineato che il nuovo agente risponde alle esigenze dei clienti, alle prese con risorse limitate e minacce sempre più sofisticate, offrendo una capacità di risposta più rapida e automatizzata. L’agentic AI consente di istruire playbook in linguaggio naturale direttamente nella piattaforma SOAR, velocizzando e ottimizzando le operazioni dei team SOC, tradizionalmente impegnati in attività laboriose di costruzione e gestione delle procedure di difesa.

L’acquisizione e la sinergia tra Splunk e Cisco sono state definite complementari nell’ottica di offrire alle aziende italiane un ulteriore vantaggio competitivo. Pizzuti ha spiegato che, grazie al framework Cisco Data Fabric, è possibile connettere l’universo dei dati collezionati da Splunk con l’AI di Cisco, di modo da capitalizzare informazioni preziose e personalizzare l’addestramento dei modelli in base alle specifiche esigenze dei clienti. Questo rende la piattaforma sempre più agile e incentrata sulle peculiarità dell’organizzazione.

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