Torna alla HomePage

Proofpoint

Luca Mairani, Sales Engineer Manager di Proofpoint, sottolinea l'inclusione dell'Intelligenza Artificiale nelle soluzioni Proofpoint e spiega come l'Agentic Workspace garantisca protezione contro le minacce moderne ed evolute.

Autore: Redazione SecurityOpenLab - Tempo di lettura 2 minuti.

In caso di problemi di visualizzazione del video cliccare qui

Luca Mairani, Sales Engineer Manager di Proofpoint, ha illustrato come le soluzioni dell’azienda evolvano rapidamente per fronteggiare le nuove minacce legate all’ingegneria sociale e all’intelligenza artificiale generativa. Tra le novità spicca la Human Communication Intelligence: basata su agentic AI, supera la tradizionale analisi per parole chiave ed è in grado di interpretare i veri intenti delle comunicazioni. Mediante l’integrazione con la tecnologia Nuclei frutto di una recente acquisizione, permette un’identificazione immediata di attività anomale, comprese quelle insider. Proofpoint ha inoltre rilasciato soluzioni che proteggono dagli exploit sugli agenti AI generativi, minacce sempre più frequenti nei confronti degli assistenti virtuali come Microsoft Copilot.

L’adozione del cloud e del lavoro ibrido ha profondamente modificato la superficie di attacco, generando nuovi punti critici, tra cui i cosiddetti agentic workspace, ambienti in cui collaborano utenti e agenti di intelligenza artificiale, e che rappresentano una nuova frontiera per gli attaccanti. Proofpoint Threat Protection è progettata per bloccare tempestivamente attività anomale, sia negli agenti AI che nei sistemi di comunicazione tradizionali come Teams, Slack e Zoom, ormai obiettivi primari degli attacchi secondo oltre un terzo dei CISO. Non meno rilevanti sono le minacce mobile come smishing e via WhatsApp sono ormai all’ordine del giorno.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti

Articoli Correlati:

Torna alla HomePage