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F5 sostiene OpenTelemetry

Il contributo di F5 raddoppia il rapporto di compressione dei protocolli, riducendo i costi della larghezza di banda per le iniziative di telemetria ad alto volume.

Business Tecnologie/Scenari

Fedele alla visione che difendere le aziende implichi necessariamente proteggere le app, F5 ha rinnovato il suo impegno nel supporto di OpenTelemetry, il framework open source della Cloud Native Computing Foundation che offre una raccolta standardizzata di tool che risultano utili per supportare i team IT ad analizzare le prestazioni e il comportamento delle proprie soluzioni. Il contributo fattivo di F5, insieme a ServiceNow, ha permesso di raddoppiare la comprimibilità del protocollo OpenTelemetry, dimezzando di fatto i costi di esportazione dei dati dai data center, dal cloud e dall’edge verso una piattaforma di telemetria. Quest’ultima è un elemento indispensabile per rilevare e prevenire attività fraudolente e pericolose da parte dei team di security.

F5 ha inoltre collaborato con ServiceNow Cloud Observability per introdurre il progetto OpenTelemetry Arrow relativo ad Apache Arrow, la tecnologia open source che migliora i big data, gli analytics e l'apprendimento automatico, utilizzata per fornire rappresentazioni standardizzate di dati strutturati e semi-strutturati in un formato più fruibile e assimilabile e per promuovere funzionalità avanzate di telemetria.


Marco Urciuoli, Country Manager di F5 Italia

In occasione del Cybertech Europe 2023 il Country Manager di F5 Italia, Marco Urciuoli, ha ribadito che oggi una delle esigenze più pressanti per le imprese pubbliche e private è quella di “mantenere al sicuro le applicazioni, che sono il core business delle aziende, e con esse le API”. F5 supporta in questo difficile compito mediante WAF (Web Application Firewall) e WAAP (Web Application and API Protection), che consentono di fatto di proteggere una app esposta da tentativi di attacco e di frode. “F5 – chiude Urciuoli – segue il cliente nella migrazione delle app su cloud con soluzioni che permettono di avere una sicurezza distribuita. Di fatto WAF e WAP rendono più semplice e immediato anche l’edge computing”.

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