La stagione dello shopping natalizio ha comportato un incremento delle attività criminali che sfruttano l’arma dello smishing.
I consumatori si tengano pronti, perché in vista delle festività natalizie è previsto un aumento degli attacchi di smishing, ossia del phishing mobile condotto tramite SMS. L'allarme è lanciato dagli esperti di Proofpoint, che hanno rilevato quasi il doppio dei messaggi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Il motivo scatenante è che oltre due terzi di tutti gli SMS inviati in tutto il mondo è legato in qualche modo alla consegna di un ordine o a un brand retail consumer. Sono questi i due temi che i cyber criminali sfruttano maggiormente per colpire l'utenza consumer, com'era accaduto nel 2020 durante il primo lockdown.
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La tecnica è rodata e già vista più volte sia in versione SMS che email: i messaggi impersonano aziende rispettabili, tra cui i principali brand di ecommerce e i corrieri, nei messaggi esca con l'obiettivo di rubare informazioni personali da obiettivi inconsapevoli.
Nella maggior parte dei casi i messaggi esca millantano problemi legati all'acquisto o alla consegna di un articolo. Sono altrettanto diffusi i casi in cui gli attaccanti tentano di rubare dati personali attraverso un URL o una landing page falsa.
Il successo dello smishing è dovuto ad alcuni elementi. Il primo è la questione della fiducia: gli utenti stanno imparando a diffidare delle email, ma non sono altrettanto prudenti con i messaggi di testo. Il 69% delle persone a livello globale non è a conoscenza o non sa che cosa sia lo smishing. E gli SMS hanno il 98% di tasso di apertura, con un click-through otto volte superiore a quello delle email.
Il secondo elemento è una questione di punto di vista: lo schermo dello smartphone per sua natura non lascia vedere bene gli URL a cui ci si collega, quindi si può cadere più facilmente in inganno.
Il punto è che bisogna sempre diffidare delle comunicazioni non richieste. Se un SMS millanta un problema nella consegna di un pacco, la prima domanda da porsi è la più banale: si è davvero in attesa di una spedizione? L'invio di questo tipo di messaggi è sempre casuale, è una "pesca a strascico" in cui si inviano milioni di messaggi sperando che anche solo una minima percentuale di destinatari abbocchi. Con l'ecommerce in forte crescita, la probabilità che chi riceve il messaggio stia effettivamente aspettando un pacco è aumentata, ma resta il fatto che il mittente non sa chi e se è in attesa di una spedizione.
Se in effetti la potenziale vittima aspetta un pacco, farà bene a controllare lo stato della spedizione nello storico ordini del sito da cui si è acquistata la merce, e in ogni caso evitare di cliccare su un qualsiasi link riportato in un SMS.
Attenzione che il discorso ha riguardato per lo più i consumatori, ma le aziende non sono esenti da truffe di questo tipo. Molte imprese stanno effettuando campagne di marketing via SMS: i cyber criminali sono coscienti di questo e ne approfittano. Ecco che quindi il 61% delle aziende globali è stato attaccato da campagne di smishing.