Il settore sanitario è sempre più bersaglio di attacchi informatici: ecco strategie e tecnologie per garantire resilienza, sicurezza e continuità operativa.
Con la digitalizzazione, il settore sanitario sta subendo una rapida e profonda trasformazione, che offre incredibili opportunità di migliorare l'assistenza ai pazienti e l'efficienza operativa. Tuttavia, questo progresso porta con sé una maggiore vulnerabilità agli attacchi informatici. Come spesso si dice, non è più una questione di “se”, ma di “quando” si verificherà un attacco informatico, in particolare in questo settore tanto delicato. Ransomware, violazioni di dati e interruzioni operative stanno diventando sempre più comuni, mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti, le informazioni sensibili e la fiducia dell’opinione pubblica. Con la loro sempre maggiore frequenza, questi attacchi hanno evidenziato la fragilità dei sistemi sanitari – italiani, e non solo - di fronte alle minacce informatiche. Tra le conseguenze più evidenti, la conferma che un approccio reattivo alla sicurezza informatica non è più sufficiente. Costruire un futuro resiliente per la sanità digitale richiede un cambiamento radicale nella strategia, il passaggio dalla reazione alla proattività.
Per i criminali informatici, i dati sanitari rappresentano un obiettivo particolarmente ambito. Le cartelle cliniche elettroniche contengono una grande quantità di informazioni personali sensibili, che le rendono molto preziose sul mercato nero. La natura interconnessa dei sistemi sanitari, che spesso coinvolge numerosi fornitori e dispositivi di terze parti, amplia la superficie di attacco e crea molteplici punti di vulnerabilità. Inoltre, molte organizzazioni sanitarie si trovano a dover operare con budget e risorse limitati, che ostacolano la loro capacità di investire in infrastrutture e competenze di cybersecurity.
D’altra parte, le conseguenze di un attacco informatico riuscito nel settore sanitario possono essere catastrofiche. Oltre all'onere finanziario del pagamento del riscatto, le organizzazioni devono affrontare danni alla reputazione, erosione della fiducia dei pazienti e potenziali responsabilità legali. Gli effetti però possono estendersi anche ad aspetti prettamente sanitari: le interruzioni operative possono portare alla cancellazione di appuntamenti, a ritardi nelle procedure, alla difficoltà di mantenere servizi adeguati di assistenza ai pazienti, con conseguenze addirittura potenzialmente letali.
Alessio Stellati, Regional Director Italy Rubrik
La protezione del futuro dell'assistenza sanitaria digitale richiede quindi un approccio proattivo e articolato, incentrato sulla costruzione di una reale resilienza informatica:
Il settore sanitario deve dare priorità alla cybersecurity come investimento critico, non più solamente come costo. La costruzione di un futuro resiliente per l'assistenza sanitaria digitale richiede impegno nell'adozione di tecnologie avanzate, nella promozione di una cultura di consapevolezza della sicurezza e nella collaborazione tra i vari settori. Adottando misure proattive per rafforzare le proprie difese, le organizzazioni sanitarie possono proteggere i dati dei pazienti, mantenere la continuità operativa e garantire il continuo progresso dell'assistenza sanitaria digitale, anche e soprattutto nel momento di profonda trasformazione che stiamo vivendo.
Alessio Stellati è Regional Director Italy Rubrik