I ricercatori hanno trovato il modo per rubare i dati da un PC sconnesso da Internet, origliando il rumore delle ventole dell'alimentatore.
Parte della canzone ’Happy Birthday’ suonata attraverso l'alimentatoreTutto parte da un presupposto: per molti esperti di sicurezza, non vale la pena prendersi la briga di cercare quello che non è connesso in rete, perché non è passibile di attacchi. Guri e i suoi colleghi hanno dimostrato che hanno torto. Almeno in teoria. Hanno trovato il modo per utilizzare il rumore dell'alimentatore per rubare i dati da un computer che non è collegato a Internet.
L'attacco è stato battezzato POWER-SUPPLaY e non richiede alcun hardware speciale, privilegi di sistema o altro per funzionare. Tuttavia, i limiti di questa tecnica sono molti. Il primo è che il cyber criminale deve potersi appostare, con il suo smartphone, a breve distanza dal PC. Talmente breve che gli altoparlanti dello smartphone devono "captare" il rumore delle ventole. Il secondo limite è che l'aggressore dev'essere incredibilmente selettivo sui dati che intende rubare. In caso contrario, dovrà restare in ascolto una vita prima di poter trasmettere i dati.
La distanza è importante ai fini dell'esfiltrazione dei datiPer fare che il "trucco" riesca, bisogna usare un malware per alterare il carico di lavoro della CPU. Questo a sua volta modifica le frequenze ultrasoniche emesse. Stando ai dati pubblicati dai ricercatori, lo smartphone dev'essere posizionato entro un raggio di 5 metri e la velocità di trasmissione è di soli 50 bit al secondo. Equivale grossomodo a 22,5 kB all'ora, quindi si riusciranno a trasmettere solo dati testuali. E anche in questo caso si parla di 10.000 parole l'ora. 04-12-2025
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