Esordisce nel Regno Unito il 13th Signals Regiment: 250 uomini e donne dedicati alla difesa informatica delle forze armate.
Il
cyberwarfare non è più un'ipotesi. Almeno secondo il Regno Unito, che ha istituito il primo
Cyber Regiment specializzato. Il suo obiettivo è proteggere i sistemi critici e le reti della Royal Navy e dell'Air Force, le forze armate britanniche.
È il primo segnale forte di risposta alla guerra digitale. Del resto le minacce si sono moltiplicate, ed è proprio delle ultime ore la notizia dell'attacco ransomware ai danni dell'
appaltatore militare Westech International. Un caso estremo che sta facendo notizia, ma che non è certo un inedito. Perché l'ambito militare non è l'unico interessato.
Nella relazione "
The Global Risks Report 2020" del World Economic Forum si leggeva che gli stati-nazione finanziano la guerra e lo spionaggio informatico. Durante il lockdown l'
Europol aveva lanciato l'allerta sui gruppi legati a stati-nazione che cercavano di sfruttare la crisi sanitaria per realizzare profitti o portare avanti interessi geopolitici.
Mediante azioni di disinformazione per minare la fiducia del pubblico nelle istituzioni governative. O tramite attacchi ai danni di istituzioni quali l'
Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con l'obiettivo di rubare informazioni preziose sui vaccini allo studio.
Sono tutte azioni che ricadono sotto l'ampio cappello del cyberwarfare, e che mirano a destabilizzare Paesi concorrenti sotto l'aspetto economico e/o politico, e ad avocare a sé stessi i medesimi vantaggi. Nel mirino ci sono strutture mediche, agenzie governative e infrastrutture critiche. Per riflesso a
pagare le conseguenze di questo conflitto invisibile sono le aziende.
I Governi non possono chiamarsi fuori dal dovere di difendersi. E non possono nemmeno ridurre la propria dipendenza dal cyberspazio. È per questo che il Regno Unito ha deciso di attivare una difesa specifica e specializzata. In particolare, la protezione delle forze armate.
Il Cyber Regiment è stato inaugurato ufficialmente a Blandford il 1 giugno scorso, con uno scopo dichiarato: garantire la sicurezza della nazione e del personale all'estero in un contesto in cui "il carattere della guerra si evolve, e le armi utilizzate per combattere quelle guerre passano dall'era industriale all'era dell'informazione, le capacità digitali e informatiche sono sempre più invocate", afferma Ministero della Difesa in una nota ufficial.
Il 13th Signals Regiment è composto da
250 uomini e donne dedicati alla difesa informatica del Regno Unito. Ci saranno "diversi team di protezione informatica e personale tecnico specializzato che garantiranno la sicurezza informatica per le truppe schierate nelle operazioni militari" come hanno sottolineato i funzionari del Ministero della Difesa. Fra questi, specialisti della Royal Navy e personale della RAF.
Per questo scopo il Ministero ha stanziato un investimento di oltre 22 milioni di dollari per approntare il centro che ospiterà la nuova unità. Il Segretario alla Difesa Ben Wallace ha
rimarcato che "è un importante passo avanti nella modernizzazione delle forze armate per la guerra dell'informazione", ed è necessario perché "
gli attacchi informatici sono letali quanto quelli sul campo di battaglia fisico".
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