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LTO-9: lo storage a nastro contro il ransowmware

Il backup su nastro è per natura isolato dalla rete, spiegano le aziende dietro lo standard LTO Ultrium, quindi è una difesa naturale contro il ransomware

Tecnologie/Scenari
In questi anni il ransomware si è affermato, e resta sempre in prima fila, come una delle principali minacce per i dati e per l'operatività delle imprese. Gli attacchi ransomware sono oggi estremamente mirati ed organizzati. Con una iniziale esfiltrazione di dati, da vendere poi eventualmente sul Dark Web. E poi il classico "rapimento" via cifratura dei file localizzati sui nodi della rete colpita.

Un attacco ransomware è pensato per cifrare tutte le informazioni che si possono trovare in una rete. Le aziende che curano lo sviluppo dello standard LTO Ultrium per lo storage a nastro (HPE, IBM, Quantum) sottolineano che, in questo scenario, salvare i dati su nastro diventa una forma di difesa intrinseca contro gli attacchi cyber. Questo perché i backup su nastro, una volta effettuati, sono conservati offline. Sono quindi irraggiungibili per gli attacchi via rete. E permettono, in teoria, di recuperare senza problemi le informazioni esfiltrate e cifrate.

Partendo anche da questa considerazione, il gruppo ha deciso che il futuro standard LTO-9 non seguirà la strada evolutiva adottata per le versioni precedenti. Non si avrà cioè un raddoppio della capacità di storage: dai 12 terabyte grezzi (30 TB con compressione) di LTO-8 a, rispettivamente, 24 e 64 TB. Il "salto" sarà più contenuto e vedrà una crescita della capacità solo del 50%, sino ai 18 TB per cartuccia.

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La scelta, si spiega, deriva da un nuovo ruolo che ora viene assegnato allo storage a nastro. Non solo l'archiviazione massiva di dati ma sempre più la creazione di uno strato isolato dalla rete. "Questo caso d'uso emergente è perfetto per mantenere i dati fuori dalla portata dei cyber-attaccanti", sottolinea Christophe Bertrand, Senior Analyst di ESG. Limitare LTO-9 a 18 TB grezzi permette di mantenere contenuti i costi della tecnologia, favorendone la diffusione, e comunque di salvare con un singolo nastro i dati di un hard disk anche capace.

L'aumento progressivo della capacità dei nastri LTO Ultrium è solo rimandato, perché c'è ampio spazio per incrementare la densità dei dati. Un hard disk odierno da 18 TB memorizza informazioni con una densità di 1.022 Gigabit per pollice quadrato, mentre un nastro LTO-9 con uguale capacità si limita a 12 Gb per pollice quadrato. Due ordini di grandezza di margine a favore per i nastri.
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