▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Anche Autodesk coinvolta nell'attacco alla supply chain di SolarWinds

A nove mesi dalla scoperta dell'attacco alla supply chain di Solar Winds, Autodesk ha rivelato di avere trovato la backdoor Sunburst su uno dei suoi server.

Business

Autodesk è l'ennesima vittima illustre dell'attacco a Solar Winds. A distanza di mesi dalla distribuzione dell'aggiornamento di Orion compromesso, l'azienda statunitense ha identificato un server con la backdoor Sunburst. Tale server è stato immediatamente isolato, i dati contenuti sono stati conservati per le analisi forensi e solo dopo sono state applicate le patch.

Una portavoce dell'azienda ha sottolineato che "nessuna operazione dei clienti o dei prodotti Autodesk è stata interrotta a seguito di questo attacco". Risulta inoltre che gli attaccanti non abbiano distribuito altri malware nell'infrastruttura di Autodesk. È possibile che Autodesk non sia stata ritenuta un obiettivo interessante.

Ricordiamo, infatti, che l'attacco si è svolto in più fasi. Dopo aver ottenuto l'accesso ai sistemi interni di Solar Winds, gli attaccanti hanno infettato con un trojan il codice sorgente e le build di Orion Software Platform rilasciate tra marzo 2020 e giugno 2020.

Queste build contaminate sono state successivamente utilizzate per scaricare una backdoor tracciata come Sunburst a un numero stimato di 18.000 clienti. Evidentemente fra questi c'era anche Autodesk. A quel punto gli attaccanti hanno valutato quali aziende fossero di reale interesse e hanno selezionato solo un numero ristretto di obiettivi per l'avvio della seconda fase, ossia per l'attivazione del trojan Teardrop. Sulle altre non è stata portata avanti alcuna azione.


Gli investigatori reputano che l'attacco sia stato coordinato dalla divisione di hacking del Servizio di intelligence straniero russo(alias APT29, The Dukes o Cozy Bear). La supply chain di Solar Winds è stata presa di mira perché l'azienda vantava 300.000 clienti attivi in tutto il mondo, tra cui le prime dieci società di telecomunicazioni e le maggiori agenzie federali statunitensi (l'esercito degli Stati Uniti, il Pentagono, il Dipartimento di Stato, la NASA, l'NSA, il servizio postale, il NOAA, il Dipartimento di Giustizia e l'Ufficio del Presidente degli Stati Uniti).

Inoltre, la cliente includeva alcune aziende strategiche del settore tecnologico privato, come per esempio Microsoft. I criminali direttamente coinvolti nell'attacco non sono ancora stati assicurati alla giustizia. SolarWinds haspeso 3,5 milioni di dollariper le conseguenze dell'attacco alla sua supply chain, inclusi i costi di remediation e le indagini forensi.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di SecurityOpenLab.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter