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Conoscere il ransomware permette di combatterlo meglio

Trend Micro Research ha condotto uno studio approfondito sul ransomware Nefilim: il suo funzionamento aiuta a capire quello della maggior parte delle minacce simili, quindi a difendersi in maniera più efficace.

Tecnologie/Scenari

La difesa dagli attacchi ransomware è una delle maggiori preoccupazioni delle aziende di tutto il mondo. Per farlo occorre conoscere approfonditamente il proprio nemico: tecniche e tattiche, infatti, sono spesso simili fra affiliati e gruppi che hanno provenienze e nomi differenti. È partendo da questo presupposto che gli esperti di Trend Micro Research hanno condotto un caso di studio approfondito sul ransomware Nefilim.

Si tratta di una famiglia ransomware come tante altre, ma il suo modus operandi offre l’occasione per comprendere in linea generale il funzionamento dei ransomware moderni. Esaminandolo, gli analisti infatti hanno riscontrato molti comportamenti generici che sono tipici dei ransomware. La conoscenza di questi comportamenti è importante per le aziende, perché permette loro di implementare una strategia di risposta efficace.

Un esempio universale

La catena di attacco di Nefilim inizia con l’ingresso nella rete target mediante credenziali rubate o RDP esposti. Dato che gli affiliati attaccano preferibilmente aziende con un fatturato di oltre 1 miliardo di dollari, è molto frequente l’impiego di Access Broker as a service (AaaS) che rivendono gli accessi alle reti. In questo momento si tratta del metodo ideale per riuscire a penetrare con successo in un'azienda di alto profilo. Maggiore è l'obiettivo, più è probabile che gli aggressori si facciano strada attraverso un broker AaaS.


Gli incassi medi dei gruppi RaaS in milioni di dollari- dato aggiornato al 21 febbraio 2021

Nefilim ha dimostrato di apprezzare anche lo sfruttamento delle vulnerabilità critiche: in passato ha sfruttato una falla del Citrix Application Delivery Controller (CVE-2019-19781).

Il secondo punto in comune fra questo ransomware e gli altri è che è frutto dell’evoluzione di malware e ransomware già in circolazione in precedenza. I ricercatori di Trend Micro hanno stabilito che Nefilim è la forma evoluta del ransomware Nemty. Evoluzioni di questo tipo capitano spesso, e solo l’analisi del codice rivela la provenienza in comune. Conoscere già il codice e le tattiche e tecniche di attacco potrebbe essere un vantaggio per chi deve difendere la rete.

Movimenti laterali

Un altro aspetto che accomuna Nefilim con molti altri ransomware in circolazione è l’esecuzione di movimenti laterali. Una abitudine presa in prestito dagli APT (Advanced Persistent Threat), ma con finalità differenti. Questi ultimi cercano di ottenere la persistenza e si spostano in rete alla ricerca di informazioni per lo spionaggio. Gli operatori ransomware lo fanno per individuare e neutralizzare le risorse nevralgiche della rete in modo da paralizzare le attività e ottenere il psgamento di un riscatto.


Il modus operandi di Nefilim

Il quarto elemento di cui deve tenere conto il sistema di cyber security è la collaborazione sempre più stretta tra gruppi di criminali informatici. Ci sono figure professionali che gestiscono le varie fasi dei moderni attacchi ransomware e che si sincronizzano per comporre una catena di attacco completa.

È il sottoprodotto della recente evoluzione del cyber crime, con gli hacker e gli operatori ransomware che collaborano per alzare il più possibile i profitti. Risultato che si ottiene anche tramite la doppia, tripla o addirittura quadrupla estorsione, che alza la posta rispetto alla banale cifratura delle informazioni.

Gastone Nencini, Country Manager Trend Micro Italia, sottolinea che la complessità e l'invisibilità degli attacchi moderni richiedono una difesa più efficace. I prodotti disconnessi che richiedono la correlazione manuale dei dati sulle minacce non sono sufficientemente rapidi o efficaci nel rilevare e correggere le tecniche e le tattiche evolute.

Per ottenere un'ampia visibilità su tutti i livelli e gli endpoint dell’infrastruttura, è indispensabile adottare un approccio alla sicurezza come piattaforma. Una strategia di questo tipo consente di avere un punto di visibilità e di verità in tutto l’ambiente, caratterizzato da un rilevamento più profondo e una correlazione automatizzata e correzioni più rapide.

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