▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Andare oltre l’hype: intelligenza artificiale e sicurezza informatica

L’intelligenza artificiale è una risorsa strategica per la cybersecurity, ma non una panacea. Serve un approccio realistico per sfruttarne i benefici e mitigare i rischi.

Tecnologie/Scenari

L’intelligenza artificiale sta trasformando molti settori, e la sicurezza informatica non fa eccezione. La promessa dell’AI di automatizzare le attività, rilevare minacce sconosciute e migliorare le nostre difese cyber ha generato un’ondata di entusiasmo. Secondo l’ultimo report «AI Radar» di Boston Consulting Group (BCG), il 75% dei leader del mondo ritiene l’intelligenza artificiale una risorsa strategica per il 2025, anche se solo il 25% delle società riesce già a ottenerne un valore significativo.

Il generale ottimismo riguarda anche l’Italia. L’ISTAT ha evidenziato come nel 2024, le imprese italiane con almeno 10 dipendenti abbiano incrementato l’adozione di tecnologie digitali e di AI, con l’8,2% di aziende coinvolte rispetto al 5% dell’anno precedente. E secondo dati recenti di PwC, il 60% dei CEO italiani (vs. 49% a livello globale) si aspetta che i propri investimenti, in particolare nella GenAI, porteranno a un aumento della redditività già entro la fine di quest’anno. In parallelo, ricerche Proofpoint mettono in luce come il 45% dei CISO italiani intervistati ritenga che l’AI generativa rappresenti un rischio per la sicurezza della propria azienda.

I dati riportati sottolineano come sia però fondamentale affrontare questo panorama in rapida evoluzione con una dose di realismo. Come con qualsiasi nuova tecnologia, c’è molta confusione e disinformazione che circonda l’AI nella cybersecurity. È essenziale separare la realtà dalla finzione per prendere decisioni informate e investire nelle giuste soluzioni.Emiliano Massa, Area Vice President Sales SEUR, Proofpoint

Uno dei miti più comuni è che l’AI sia un tool miracoloso in grado di risolvere magicamente tutti i problemi di sicurezza. Sebbene abbia un enorme potenziale, non è certo una panacea e non può sostituire completamente le strategie di sicurezza esistenti, né può funzionare efficacemente senza l’intervento umano. L’AI è uno strumento e la sua efficacia dipende da come viene utilizzato.

Un ulteriore malinteso comune è che tutti gli strumenti di AI siano uguali. In realtà, la qualità delle soluzioni varia notevolmente. Un fattore chiave da considerare è la qualità e la quantità dei dati utilizzati per addestrare i modelli di AI i quali, se limitati o di parte, potrebbero essere inefficaci o addirittura controproducenti. È essenziale porre ai fornitori domande specifiche sulla loro provenienza e su come vengono addestrati e mantenuti i loro modelli.

Inoltre, è importante ricordare che l’AI non è una soluzione che si può impostare una sola volta per sempre: i suoi modelli richiedono monitoraggio e messa a punto continui per rimanere efficaci di fronte a minacce in continua evoluzione. I provider dovrebbero essere trasparenti su come aggiornano i loro modelli e su come ne affrontano la deriva.

Infine, è fondamentale considerare il ruolo dell’intervento umano nell’AI applicata alla cybersecurity. Sebbene questa tecnologia possa automatizzare molte attività, non può sostituire completamente il giudizio e l’esperienza umana. Gli analisti di sicurezza svolgono ancora un ruolo cruciale nell’interpretare i risultati dell’AI, analizzare degli incidenti e prendere decisioni strategiche.

Senza ogni dubbio, l’AI è uno strumento prezioso e potente che può migliorare significativamente le difese informatiche, mitigando minacce in continua evoluzione. Tuttavia, è essenziale adottare un approccio pragmatico e informato, comprendendo i limiti della tecnologia e ponendo le domande giuste ai fornitori, in modo da poterne sfruttare appieno il potenziale e costruire una strategia di sicurezza più solida e resiliente.

Separando la realtà dalla finzione e investendo in modo opportuno nelle giuste soluzioni, sarà possibile sfruttare il potere dell’AI per proteggere in modo efficace utenti, dati e aziende.

Emiliano Massa è Area Vice President Sales SEUR, Proofpoint

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
GoogleNews Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Speciale

Speciale iperautomazione

Speciale

Speciale Backup e Resilienza 2025

Speciale

Speciale OT Security

Speciale

2025 obiettivo cybersecurity

Speciale

Previsioni per la cybersecurity del 2025

Calendario Tutto

Lug 15
Business Meeting HP | Diventa HP Extended Partner & HP Ecosystem
Lug 15
Networking on OCI: Dietro le Quinte della Rete Cloud
Lug 15
HPE TSC - Le ultime novità HPE per il tuo business a valore aggiunto
Lug 15
Cisco 360 Level Up:la transizione guidata da TD SYNNEX
Lug 16
NetApp Hybrid Cloud Associate Workshop
Lug 17
Ready Informatica Webinar | Cove Data Protection di N-able – Il tuo backup è ancorato al passato?
Lug 18
Ready Informatica Training Online | Cove Data Protection di N-able
Lug 23
Ready Informatica Training Tecnico Avanzato | Parallels RAS
Lug 23
Webinar - Selezione del personale: Un caso pratico HR con DocuWare

Ultime notizie Tutto

Patch Tuesday di luglio 2025: chiuse 137 falle, una Zero Day

Microsoft risolve 137 falle di sicurezza nel Patch Tuesday di luglio, tra cui una Zero Day su SQL Server e gravi vulnerabilità in Windows e SharePoint.

09-07-2025

AI agent e automazione no-code: la nuova era dei SOC

Agentic AI e automazione no-code: i SOC stanno cambiando faccia. Ecco come workflow intelligenti, integrazioni dinamiche e nuovi standard possono ridefinire l’incident response e il ruolo degli analisti.

09-07-2025

Acronis, come semplificare il lavoro di MSP e team IT con il patch management

Umberto Zanatta, Senior Solutions Engineer di Acronis, approfondisce come l’automazione del patch management possa semplificare le attività quotidiane, migliorare l’efficienza e assicurare una maggiore aderenza ai requisiti normativi, anche in ambienti IT complessi e distribuiti

08-07-2025

La rivoluzione quantistica nella cybersecurity: sfide e soluzioni

La rivoluzione del quantum computing mette a rischio la crittografia attuale: Umberto Pirovano di Palo Alto Networks spiega rischi, tempistiche e soluzioni post-quantum.

07-07-2025

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter

www.securityopenlab.it - 8.3.21 - 4.6.1