Trend Micro potenzia l’assetto italiano: focus sulla piattaforma Vision One; Intelligenza Artificiale al servizio degli analisti e focus specialistico su pubblico e privato.
Consolidare l’ottima squadra esistente e integrarla con nuove persone dall’esterno che portino una ventata di novità. È questa, in estrema sintesi, la direzione intrapresa da Salvatore Marcis, nuovo Country Manager di Trend Micro Italia, che in occasione del Cybertech tratteggia i connotati di un’azienda in forte rinnovamento e decisa a puntare sul consolidamento dei valori acquisiti, ma anche sull’innovazione e sulla crescita.
Le novità non riguardano solo l’Italia: Marcis spiega che “Trend Micro si sta rivoluzionando a livello globale; ci sono tanti cambiamenti in corso che porteranno a un go to market molto più aggressivo e vivace”. Tornando all’Italia, “l’onboarding di persone dall’esterno con esperienze differenti permetterà a questo team di crescere ancora di più, di migliorarsi, con uno scambio bidirezionale fra l’expertise di chi entra e quello di chi conosce già l’azienda dall’interno”.
Centrali, nella strategia delineata da Marcis, sono la specializzazione e la verticalizzazione. A partire dal primo gennaio, Trend Micro Italia adotterà una nuova organizzazione interna, che permetterà di lavorare su due divisioni distinte: una dedicata ai clienti pubblici e una focalizzata su quelli privati. Ciascuna di queste divisioni avrà un proprio sales manager, cioè una persona responsabile delle vendite per quel settore specifico. Ma Marcis sottolinea che questo cambiamento non riguarda solo le vendite: l’intenzione è quella di profilare con specializzazioni verticali anche gli aspetti tecnici, il supporto e il servizio post-vendita. Questa impostazione, secondo il Country Manager, permetterà di rispondere meglio alle esigenze diverse di questi due mercati, che - come Marcis rimarca - in Italia hanno logiche e processi differenti: “le modalità di acquisto sono differenti, le modalità con cui i clienti adottano il prodotto sono differenti”.
Salvatore Marcis, Country Manager di Trend Micro Italia
Altro nodo centrale è il tema della piattaforma: “oggi parliamo tantissimo di piattaforma, e in questo Trend Vision One è una piattaforma ricca, che va ben oltre l'endpoint con un approccio al Cyber Risk Exposure Management” puntualizza Marcis, che prosegue: “questa piattaforma offre al cliente un percorso da vivere insieme, che presenta diverse possibilità, fra cui anche l’integrazione di soluzioni di terze parti per tutelare l'investimento del cliente.” Nell’ambito della logica di interoperabilità e apertura, infatti, Vision One integra i concetti di Agentic SIEM e permette di “offrire al cliente la possibilità di migliorare nel tempo la sua postura di sicurezza”.
In relazione all’AI, Marcis sottolinea che “oggi parliamo di security for AI, che consiste nell’entrare nel contesto in cui il cliente ha scelto di sviluppare internamente un LLM o sta facendo training su un LLM pubblico, con l’obiettivo di sincerarsi che non ci siano vulnerabilità”. Il progetto è un work in progress: “quanto indicato sopra è un primo step e lo facciamo già. Entro fine anno ci sarà un ulteriore sviluppo di Security for AI, nel senso più ampio del termine, per soddisfare le richieste dei nostri clienti enterprise. La soluzione è in fase beta; siamo già pronti a fare un roll out. Il margine per fare tanto e bene c’è e comporta portare valore al cliente per arrivare a costruire un percorso insieme”.
Quanto detto prescinde dall’integrazione dell’AI all’interno della piattaforma Vision One, dove è già presente da oltre un anno, come Marcis ci tiene a sottolineare: “Trend Companion AI è un facilitatore per gli analisti SOC che gestiscono gli alert: ha l’obiettivo di fornire il messaggio più semplice e chiaro possibile, già analizzato con il motore di AI alla base della piattaforma, già contestualizzato. Non solo: nel momento in cui viene notificato un alert, può avviare autonomamente un playbook che scatena un’azione di mitigazione o di controllo della minaccia”.
Detto questo, l’intervento umano resta cruciale, come argomenta Marcis: “cerchiamo di fare il massimo, ma l’utente o l’analista deve mettere in campo la propria conoscenza per contestualizzare la minaccia”. Infine, non manca una riflessione sulla sicurezza nell’adozione delle AI pubbliche: Marcis spiega che “già oggi la piattaforma permette di non inviare un prompt potenzialmente dannoso che viene sottoposto a una AI pubblica, come per esempio ChatGPT, per evitare la violazione delle compliance da parte dell’azienda”. In sostanza non si blocca l’intero accesso a una piattaforma di AI, ma solo i prompt non autorizzati, come per esempio quelli che includono l’invio all’esterno di materiale sensibile. Così facendo, chiosa Marcis, si può applicare il controllo senza bloccare necessariamente l’innovazione.
Alla domanda su quali sono, oggi, le tre motivazioni principali per scegliere Trend Micro, Marcis risponde: “Prima di tutto il Cyber Risk Exposure Management, quindi l’analisi del rischio e tutto quello che include il fare sicurezza in maniera proattiva, così da assicurarci che il nostro livello di rischio sia il più basso possibile - o che, comunque, se accettiamo il rischio sappiamo dove si trova, come contestualizzarlo ed eventualmente come provare a ridurlo. In secondo luogo, la parte più importante: Security for AI di cui abbiamo già parlato e Trend Vision One Agentic SIEM, che insieme si preannunciano i game changer per il 2026. Non dimentichiamo poi tutto il resto: e-mail, endpoint, cloud, container, identità, network detection and response, IPS con TippingPoint, OT security con la parte di TXOne Networks. (ricordiamo che TXOne Networks è la joint venture tra Trend Micro e Moxa dedicata alla sicurezza OT, N.d.R.) È tutto presente e più che consolidato sul mercato”.
Infine, c’è un passaggio fondamentale dedicato al canale, che per Trend Micro è importantissimo, tanto che a cavallo con il nuovo anno “sono previsti due nuovi ingressi, a testimoniare l’elevata attenzione sul canale. Nello specifico, è in programma una rivisitazione del programma di canale a livello globale, con anche un enablement importante sugli MSSP, che porterà a lavorare molto più a stretto contatto con i service provider sia di piccole sia di grandi dimensioni”.
29-10-2025
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29-10-2025
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