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Thales prende Imperva per potenziare il business cybersecurity

Thales investe 3,6 miliardi di dollari per le tecnologie di Data Security e Application Security di Imperva, puntando a una ristrutturazione nel 2024

Business

Thales ha deciso di investire 3,6 miliardi di dollari per acquisire Imperva, azienda di cybersecurity californiana che era controllata dalla private equity company Thoma Bravo. Quest'ultima è una delle private equity più attive nel settore della cybersecurity, con un portafoglio specifico che vale quasi 40 miliardi di dollari e che attualmente comprende aziende come Proofpoint e Sophos.

Thales ha spiegato che l'acquisizione permette di potenziare sensibilmente la sua presenza nel settore della cybersecurity, facendo crescere il business legato alla protezione dei dati e permettendo di entrare nel nuovo - per Thales - ambito della protezione delle applicazioni. In questo modo, stima Thales, la sua componente cybersecurity potrà generare un business di quasi 2,4 miliardi di dollari già nel 2024.

Non guasta affatto che Imperva abbia, secondo Thales, un parco clienti di alto livello (un terzo circa delle aziende Fortune 100). E che ha già fatto in buona parte il salto all'utilizzo di servizi e prodotti in abbonamento, il che garantisce un sensibile business ricorrente e, per ora, una crescita a doppia cifra delle vendite anno su anno.

Con l'acquisizione di Imperva, Thales porta in casa soprattutto le componenti di Application Security, che spaziano dai Web Application Firewall alle soluzioni per la difesa da attacchi DDoS e via bot, dalla analisi e messa in sicurezza delle API alla protezione degli ambienti runtime.

Imperva porta in dote anche una importante componente di Data Security, un ambito però in cui Thales ha già una propria offerta, giudicata complementare. Qui l'elemento chiave è la Imperva Data Security Fabric, che si occupa di proteggere le informazioni on-premise e in cloud, con funzioni di discovery, visibilità, classificazione, intrusion detection, risk analysis.

Thales prima e dopo

L'acquisizione di Imperva ha un peso importante nelle strategie di crescita di Thales, tanto che comporterà una riorganizzazione delle linee di prodotto e delle divisioni che le propongono sul mercato. Patrice Caine, Chairman e CEO di Thales, in questo senso ha spiegato che l'acquisizione è un passo importante verso l'obiettivo di diventare un "world-class global cybersecurity integrated player", in sostanza un'azienda capace di offrire globalmente un portafoglio completo di prodotti e servizi di cybersecurity.

La nuova Thales sarà riorganizzata, per quanto riguarda la cybersecurity, intorno a tre aree di prodotti e servizi. La prima, di derivazione Thales, comprende tutto ciò che riguarda Identity Management, Access Management e piattaforme di autenticazione. La seconda, quella più legata all'integrazione delle soluzioni Thales e Imperva, è legata alla data security. La terza, tutta di derivazione Imperva, riguarda la parte di Application Security.

All'inizio del 2024, quando l'acquisizione di Imperva sarà stata completata, Thales prevede di riorganizzare i suoi business legati alla cybersecurity. Attualmente sono divisi tra la "anima" civile della società - la divisione Digital Identity & Security - e quella legata alla Difesa. Dall'anno prossimo la cybersecurity sarà invece completamente sotto il controllo della divisione DIS. Thales stima che nel 2024 i prodotti e i servizi di cybersecurity rappresenteranno il 44% delle vendite della divisione DIS.

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