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Netskope: strategia, innovazione e vision

Netskope rafforza la presenza in Italia con una strategia cloud-native, rete proprietaria, focus su AI, compliance e supporto capillare a clienti e partner.

Tecnologie/Scenari

Presenza territoriale, capacità di supportare clienti e partner e una piattaforma tecnologica all’avanguardia sono i pilastri su cui appoggia la strategia di Netskope Italia annunciata dal nuovo Senior Director Italy, Alessandro Fontana, nel corso di un evento con la stampa. Il nuovo corso della filiale nazionale parte da un gruppo affiatato e una selezione attenta di partner altamente qualificati in grado di supportare i clienti nei loro progetti.

Le basi dell’offerta restano la piattaforma cloud native Netskope One e un mantra inamovibile: “annullare il compromesso tra sicurezza e prestazioni, dare all’utente finale la possibilità di utilizzare sistemi e applicazioni in tutta sicurezza”, con un’esperienza d’uso che non penalizzi l’utente, anzi che lo responsabilizzi nell’uso della tecnologia, sottolinea Fontana.

Alessandro Fontana ha sottolineato come la strategia Netskope si fondi su un framework distintivo e fortemente identitario, che si traduce nel principio: “una sola rete, un solo engine che dà la possibilità di ridurre il time consuming delle persone che lavorano all’interno dell’azienda” grazie alla riduzione del numero di console e di tecnologie. Con questa strategia, innolte, “posso ridurre drasticamente il tempo necessario per gestire la sicurezza, semplificare la formazione interna e abbattere il Mean Time to Resolution (MTTR) in caso di incidente” sottolinea Fontana.

Alessandro Fontana, Senior Director ItalyIl manager ha rimarcato che questa impostazione non è solo una scelta architetturale, ma una leva concreta di efficienza e semplificazione per i clienti che è frutto di un “approccio etico e sullo sviluppo di tecnologia che rispondono alle esigenze dei clienti. Siamo in grado di soddisfare l’esigenza dell’ambiente piccolo, medio e grande, privato o pubblica amministrazione”.

Sovranità del dato e compliance

Nell’ottica moderna di cybersecurity diventano poi fondamentali due aspetti. Il primo riguarda appunto la natura cloud native della soluzione Netskope; il secondo è la rete proprietaria NewEdge, ossia “la nostra rete proprietaria con oltre 700 PoP (Point of Presence) che garantisce sovranità dei dati e controllo totale”.

A ciascun PoP fanno capo router, switch, connessioni in fibra, server per servizi vari: i PoP instradano il traffico, ottimizzano velocità e stabilità di connessione. Netskope ne ha attivi in 75 regioni, con una buona concentrazione in Europa, e questo chiama direttamente in causa la questione della sovranità dei dati, a cui sono particolarmente sensibili aziende e pubbliche amministrazioni che devono garantire la conformità normativa. Quanto Fontana parla di “controllo totale”, si riferisce al fatto che la proprietà e la gestione diretta dei suddetti PoP consentono a Netskope di poter far sapere sempre ai clienti sempre dove sono i loro dati, chi vi accede e come vengono protetti, senza transitare per hyperscaler terzi.

Paolo Passeri, Senior Solutions Architect EMEA

Altro punto di forza della proposta Netskope, sottolineata da Paolo Passeri, Senior Solutions Architect EMEA, è che la piattaforma Netskope ha un “approccio modulare che consente ovunque l’integrazione con tecnologie e processi” che permette di tutelare e valorizzare gli investimenti precedenti. Il concetto è ripreso da Fontana che rimarca come “l’offerta di una piattaforma integrabile costituisce un importante investimento perché salvaguarda le spese fatte in passato. Inoltre, è molto importante la capacità della soluzione Netskope di garantire un’analisi forense efficace e un ripristino selettivo in caso di incidente”, soprattutto in un contesto in cui molte aziende non hanno piena consapevolezza di tutto ciò che accade nella propria infrastruttura.

Non solo: Fontata e Passeri spiegano l’utilità della soluzione Netskope anche nel contrasto al fenomeno dilagante dello Shadow AI. Stando ai dati pubblicati da Netskope Threat Labs analizzando i log che transitano per i PoP, il 75% degli utenti aziendali accede ad applicazioni con funzionalità GenAI, creando un problema di minaccia interna involontaria. Fontana vede la soluzione nella regolamentazione degli strumenti AI: Netskope One permette di analizzare l’utilizzo dei chatbot e applicare policy granulari, anche capaci di operare blocchi estremamente selettivi e adattivi, per fare che tali attività non costituiscano un rischio per l’azienda.

Peraltro, la GenAI è al centro di un report dal nome esplicativo di Generative AI Cloud and Threat Report 2025 dei Netskope Threat Labs da cui emerge un aumento di 30 volte del volume di dati inviati alle applicazioni di GenAI dagli utenti aziendali nell’ultimo anno, spiega Passeri. Sempre lo stesso report sottolinea che oltre un terzo (34%) delle violazioni delle policy sui dati legate all’utilizzo di applicazioni di GenAI in Europa riguarda dati regolamentati, ovvero protetti dal GDPR e da altre normative sulla privacy.

Compliance e formazione

Visto il momento storico, va da sé che il tema della compliance sia centrale, e Passeri non manca di sottolinearlo: “abbiamo sviluppato guide che aiutano i clienti a mappare i vari controlli all’interno delle funzionalità offerte dalle nostre tecnologie, con la doverosa precisazione che [l’installazione di] un prodotto non implica automaticamente la conformità: è uno strumento tecnologico di supporto, ma ci sono tutta una serie di altri adempimenti che devono essere svolti con l’ausilio dei processi e delle posizioni corrette”.

Tassello fondamentale è la formazione, u cui Netskope sta ponendo particolare enfasi: “stiamo facendo sessioni formative aperte e gratuite per università, partner e clienti per creare un sistema-Paese competente in cybersecurity. Abbiamo lanciato delle campagne in questo ambito, stiamo facendo sessioni formative gratuite per chiunque si voglia iscrivere: dagli studenti universitari ai laureandi, neo laureati, diplomati, partner, clienti, prospect, tutti” sottolinea Fontana.

Partnership strategiche con Microsoft

Ultimo punto di attenzione portato dai manager è la recente partnership con Microsoft: a novembre 2024 Microsoft ha annunciato di aver scelto Netskope come primo partner per la costruzione di un ecosistema SSE aperto, introducendo l’integrazione di Netskope One SSE direttamente nell’esperienza del prodotto Microsoft Entra Suite.

Più di recente è stata annunciata la partnership, sempre con Microsoft, per Purview, che “offre ai clienti aziendali la possibilità di ampliare il valore dei loro investimenti in Microsoft, includendo il rilevamento e la classificazione dei dati sensibili, inclusi quelli caricati su provider di cloud storage non autorizzati, post sui social, invii di moduli e molto altro”.

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