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Il parere di Huawei

Risponde Giuseppe Pignari, Cyber Security Officer (CSO) di Huawei Italia

Business Tecnologie/Scenari
1) Le reti 5G sono ormai alle porte. Oltre ai vantaggi porteranno anche rischi per la cybersicurezza. Da che cosa dobbiamo guardarci e quali atteggiamenti dobbiamo adottare per abbassare la soglia di rischio?

Il 5G rappresenta un’evoluzione delle tecnologie delle reti mobili ed eredita tutta la conoscenza che l’industria delle telecomunicazioni ha maturato nel corso dello sviluppo e dell’esercizio delle generazioni precedenti (2G, 3G, 4G, 4.5G), inclusa quella legata ai temi di cybersecurity. Quindi è logico aspettarsi che gli standard che definiscono la tecnologia 5G siano più sicuri di quelli delle generazioni precedenti, proprio grazie all’esperienza maturata da tutti i player coinvolti.

D’altra parte, il 5G apre le porte a una serie di servizi e applicazioni (IoT, C-V2X, videosorveglianza, industry automation 4.0, controllo del volo dei droni) che comporteranno un deciso ampliamento dell’ecosistema degli attori coinvolti nello sviluppo di soluzioni E2E e che aumenteranno decisamente la cosiddetta “superficie d’attacco” per i cyber criminali.

E’ quindi fondamentale la definizione di standard internazionali per stabilire protocolli e procedure relativi  alla sicurezza e realizzare un’ampia cooperazione tra tutti i player dell’ecosistema, al fine di evitare che vi siano punti deboli nell’intera catena di servizio. Uno degli aspetti più rilevanti è proprio l’ampia cooperazione tra fornitori di infrastrutture, fornitori di dispositivi (sensori, videocamere, smartphone, etc..) operatori di telecomunicazioni, fornitori di servizi (OTT, cloud computing, applicazioni verticali) nel contribuire a costruire e realizzare soluzioni sicure e affidabili, evitando che un singolo anello debole possa poi compromettere la sicurezza dell’intera catena.

5) Smart City: sarà il più grande terreno di test della sicurezza mobile, con oggetti IoT, veicoli, infrastrutture e persone connesse. Come garantire la sicurezza di tutti i dispositivi?

La gestione delle grandi realtà urbane sta diventando una sfida sempre più complessa per gli amministratori pubblici. L’introduzione di sistemi di controllo intelligente dei molteplici aspetti legati alle diverse problematiche di una città, specie se di grandi dimensioni, apporterà sicuramente grandi benefici ai cittadini e agli amministratori stessi, consentendo una gestione ottimizzata, una riduzione dei costi e rendendo l’ambiente urbano più a misura di cittadino. 

Le sfide che oggi ci si trova a dover affrontare sono innumerevoli; dalla gestione del traffico, alla sicurezza dei cittadini, la riduzione dell’inquinamento, la raccolta dei rifiuti, la gestione delle emergenze, la gestione ottimizzata dell’ospedalizzazione, alla semplificazione burocratica, e cosi via.  Le tecnologie di comunicazione mobile, insieme a quelle in fibra ottica, rappresentano la spina dorsale sulla quale andare a sviluppare progressivamente soluzioni intelligenti per affrontare in modo integrato le problematiche sopraelencate.

E’ evidente che per realizzare tutto questo, la connettività pervasiva di innumerevoli dispositivi e sistemi sarà un elemento irrinunciabile e le tecnologie di comunicazione mobile, in particolare il 5G con la sua capacità di adattarsi ai requisiti e alle molteplici applicazioni necessarie a implementare la smart city, giocheranno un ruolo fondamentale. Nel momento in cui si parla di connettività pervasiva, è evidente che il rischio di attacco cibernetico aumenti e diventi tanto più pericoloso quanto più i sistemi connessi sono critici per la vita delle persone.

Ancora una volta è auspicabile da una parte la definizione di standard internazionali che vadano a coprire quanto più possibile i diversi domini tecnologici di cui si compone una smart city, e dall’altra la cooperazione tra tutti i player coinvolti (e nel caso delle smart city possono essere veramente molti) per assicurare che la cyber security sia sempre messa al primo posto nella progettazione di dispositivi, infrastrutture, sistemi e applicazioni. E’ altresì fondamentale educare gli amministratori, gli utilizzatori dei sistemi e i cittadini sui principi fondamentali della sicurezza informatica per ridurre le possibilità di un attacco cibernetico, così come succede quando si è in presenza di una pandemia.
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