▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

Canale YouTube diffonde uno stealer insidioso

Lo stealer OnionPoison, diffuso tramite YouTube, raccoglie informazioni identificative che possono essere usate per risalire all’identità delle vittime.

Vulnerabilità

Un video YouTube, un browser Tor e un malware sono gli ingredienti di una campagna malevola ancora in corso con l’obiettivo di consegnare agli attaccanti il pieno controllo dei computer delle vittime. A scoprirla sono stati i ricercatori del GReAT Team di Kaspersky, che hanno identificato diversi casi di infezione in Cina, ma il metodo può facilmente essere esportato ovunque.

Tutto ha inizio con un canale YouTube che conta oltre 170.000 iscritti, tramite il quale sono veicolati video esplicativi su Darknet su YouTube, a questi è associato un link dannoso nella barra di descrizione dei video, finora attivato da quasi 60mila iscritti. Il link porta a una versione infetta del browser Tor, che permette anche la raccolta di dati personali delle vittime.

La Cina risulta essere un “cliente” perfetto per questa campagna perché il browser Tor ufficiale è bloccato, quindi i cittadini ricorrono spesso al download di Tor da siti di terze parti per accedere in anonimato a contenuti vietati dal regime. La differenza fra l’originale e la versione malevola di Tor è che quest’ultima non è altrettanto privata: memorizza la cronologia di navigazione e tutti i dati che l’utente inserisce nei moduli dei siti web.


Inoltre, questa versione di distribuisce spyware per raccogliere vari dati personali e inviarli al server degli attaccanti. Lo stealer è OnionPoison, che permette anche di eseguire comandi di shell sul dispositivo della vittima. A differenza degli altri esponenti della sua categoria non sembra mostrare un particolare interesse nel raccogliere le password o i portafogli degli utenti. Tende invece a raccogliere le informazioni identificative delle vittime che possono essere usate per risalire alla loro identità, come la cronologia di navigazione, gli ID degli account dei social network e le reti Wi-Fi.

È proprio quest’ultimo dato a preoccupare, poiché sposta i rischi dalla vita digitale a quella reale. Gli attaccanti possono collezionare informazioni sulla vita personale della vittima, sulla sua famiglia o sull’indirizzo di casa. Inoltre, ci sono casi in cui i cyber criminali hanno usato le informazioni ottenute per ricattare la vittima.

Come spesso capita in questi casi, l’unica difesa è il buon senso: meglio non scaricare software da siti web sospetti di terze parti. Qualora non sia possibile usare i siti ufficiali, è possibile verificare l’autenticità dei programmi di installazione scaricati da fonti terze esaminando le loro firme digitali, che devono essere valide e con specificato il nome della società, a cui dovrebbe corrispondere il nome dello sviluppatore del software.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
GoogleNews Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Speciale

Speciale iperautomazione

Speciale

Speciale Backup e Resilienza 2025

Speciale

Speciale OT Security

Speciale

2025 obiettivo cybersecurity

Speciale

Previsioni per la cybersecurity del 2025

Calendario Tutto

Lug 10
Azure Special Club
Lug 10
Business Meeting Lexmark Marche | XC9525, la nuova generazione della stampa A3
Lug 10
Bootcamp WatchGuard - Sicurezza senza compromessi: Scopri WatchGuard Endpoint Security
Lug 10
Boost Your Backup Strategy con Object First: demo live e casi di successo
Lug 10
Parallels RAS: accesso remoto sicuro, semplice, e scalabile per la tua azienda
Lug 10
scrivi qui il titolo...
Lug 11
TPM 2.0: Il Cuore della Sicurezza nei PC Moderni
Lug 11
Accesso Sicuro, Futuro Protetto: Il Viaggio con Cisco Duo
Lug 11
Microsoft Sentinel: la piattaforma SIEM e SOAR per il soc moderno

Ultime notizie Tutto

Acronis, come semplificare il lavoro di MSP e team IT con il patch management

Umberto Zanatta, Senior Solutions Engineer di Acronis, approfondisce come l’automazione del patch management possa semplificare le attività quotidiane, migliorare l’efficienza e assicurare una maggiore aderenza ai requisiti normativi, anche in ambienti IT complessi e distribuiti

08-07-2025

La rivoluzione quantistica nella cybersecurity: sfide e soluzioni

La rivoluzione del quantum computing mette a rischio la crittografia attuale: Umberto Pirovano di Palo Alto Networks spiega rischi, tempistiche e soluzioni post-quantum.

07-07-2025

SentinelOne premia i partner top performer in EMEA

Nel corso del PartnerOne Summit 2025 il vendor di cybersecurity premia i contributi di eccellenza all'innovazione nelle soluzioni di sicurezza dei propri partner

07-07-2025

Scattered Spider punta su attacchi a catena via fornitori BPO e call center

Noto gruppo criminale sfrutta la compromissione di fornitori BPO e call center per colpire più vittime in settori chiave. Facciamo il punto sulle nuove tattiche.

04-07-2025

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter

www.securityopenlab.it - 8.3.21 - 4.6.1