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Le autorità europee smantellano la rete cifrata di EncroChat

La collaborazione tra tre Polizie europee pone fine al sistema di comunicazioni criptate di EncroChat

Tecnologie/Scenari
Oltre ottocento arresti, più di dieci tonnellate di droga recuperate, un centinaio di armi da fuoco confiscate, decine di milioni di euro sequestrati. Sono i risultati di una operazione di Polizia congiunta anglo-franco-olandese che ha smantellato la rete cifrata EncroChat. Un servizio di comunicazione "sicuro" e globale. In teoria accessibile a chiunque. Ma i cui soli utilizzatori erano in realtà, secondo le autorità, criminali.

EncroChat si presentava - e si presenta tuttora, nelle nazioni in cui il suo sito è ancora operativo - come un servizio di comunicazioni criptate adatto a qualsiasi uso. In realtà, spiega la National Crime Agency inglese, le comunicazioni cifrate erano usate solo per "coordinare la distribuzione di beni illeciti, riciclare denaro, pianificare l'eliminazione di criminali rivali". La rete contava circa 60 mila utenti in tutto il mondo. Di cui 10 mila nel Regno Unito. In Italia, EncroChat è stato associato alle attività criminali del clan Casamonica.

Il sistema si basava su smartphone Android modificati. Tra l'altro privati di GPS e fotocamera. Le uniche comunicazioni previste avvenivano attraverso app dedicate di messaging e comunicazione VoIP. E transitavano attraverso i server di Encrochat. Ogni smartphone gestiva due ambienti operativi: uno modificato per le comunicazioni criptate, uno Android normale. A cui ritornare per far sembrare innocuo lo smartphone.
encrochat 1Una schermata del sito francese di EncroChat, al momento ancora attivoIl costo di uno smartphone era di circa mille euro, a cui aggiungere un canone semestrale di altri 1.500 per usare la rete cifrata. C'erano pochi dubbi su chi usasse davvero EncroChat: lo smartphone e il servizio erano solo nominalmente acquistabili online. La "transazione" avveniva di solito - racconta chi l'ha completata - in modi quantomeno ambigui.

La National Crime Agency inglese indica che aveva messo nel mirino EncroChat sin dal 2016. Le autorità francesi avevano iniziato a investigare un anno dopo. Solo pochi mesi fa, però, la rete cifrata è stata effettivamente violata. Questo ha permesso, secondo quanto dichiara Europol, di "intercettare, condividere ed analizzare milioni di messaggi". Fortunatamente anche in tempo reale, per prevenire crimini che si stavano organizzando via comunicazioni (non più) criptate.

Il lungo lasso di tempo necessario per smantellare EncroChat non è dovuto solo a questioni tecniche legate alla cifratura. Questo aspetto è stato affrontato sempre più approfonditamente man mano che gli smartphone di EncroChat venivano spesso trovati in mano ad esponenti della criminalità organizzata. E gli esperti potevano lavorarci sopra.
encrochat 2Il messaggio in stile "abbandonate la nave" di EncroChatIl freno è stato legale: servono autorizzazioni per violare una rete che, a priori, non era illecita. Le cose si sono accelerate quando, alla fine del 2019, le autorità francesi hanno ricevuto il via libera. Da qui sono nate tre operazioni congiunte. Operation Venetic in Gran Bretagna, l'operazione Emma 95 in Francia, l'operazione Lemont in Olanda.

In questo modo, più o meno dallo scorso marzo, le Polizie europee hanno attivato una sorveglianza massiva delle comunicazioni di EncroChat. E le hanno usate per eseguire arresti e prevenire crimini. I criminali che usavano la rete cifrata hanno, con il tempo, capito che questa era stata "bucata". Tanto che lo scorso 13 giugno EncroChat ha avvisato tutti i suoi clienti che il sistema era stato compromesso. E li ha esortati a disfarsi degli smartphone modificati. Così la rete è di fatto scomparsa.

Nel frattempo però le intercettazioni sono state messe ampiamente a frutto. Per quanto è stato comunicato, Operation Venetic ha portato a 746 arresti e alla confisca di 54 milioni di sterline, 77 armi da fuoco e oltre due tonnellate di droga. L'operazione Lemont ha portato invece oltre cento arresti, lo smantellamento di 19 laboratori per la realizzazione di droghe sintetiche, la confisca di oltre venti milioni di euro e di 9,2 tonnellate di droga. Oltre ad armi, orologi preziosi e 25 automobili.
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