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AI e IoT sempre più diffusi, attenzione a proteggerle

Oltre la metà delle aziende ha già inserito nel flusso operativo AI e IoT. Alcuni ammettono che sono difficili da proteggere. Ecco i consigli degli esperti.

Tecnologie/Scenari

I benefici promessi dall’impiego di Intelligenza Artificiale e IoT stanno portando le aziende a integrare velocemente questi strumenti nelle proprie infrastrutture. Va benissimo, ma attenzione a proteggere entrambi con strumenti adeguati. Il consiglio è di Kaspersky che ha pubblicato alcune linee guida da tenere presenti.

La prima e più importante riguarda l’approccio secure-by-design, che se adottato come dovrebbe, ossia in ogni fase dello sviluppo di hardware e software, permette di disporre di sistemi più resistenti agli attacchi informatici. Il secondo consiglio riguarda la formazione: una cultura cyber-consapevole permette alle persone di abboccare meno agli attacchi e quindi di contribuire attivamente alla difesa aziendale.

Importante è anche poi tenere sempre aggiornate le soluzioni di sicurezza, adottando piattaforme complete, centralizzate e automatizzate capaci di collezionare e correlare la telemetria da più fonti e di garantire un rilevamento efficace delle minacce e una rapida risposta automatica. Nel caso dell’AI, è poi consigliabile prevedere anche soluzioni ci Container Security al fine di rilevare i problemi di sicurezza in ogni fase del ciclo di vita delle app, dallo sviluppo al funzionamento. Ultima nota riguarda il rispetto delle normative e delle direttive, che mette al riparo da problemi legali e danni alla reputazione.


La ricerca

I consigli di Kaspersky scaturiscono dallo studio Connecting the future of business che ha coinvolto 560 responsabili senior di IT security provenienti da Nord America, America Latina, Europa, Medio Oriente e Africa, Russia e Asia-Pacifico. È emerso che oltre il 50% delle aziende ha implementato l’intelligenza artificiale (AI) e l’Internet of Things (IoT) nelle infrastrutture aziendali. E che il 33% del campione ha dichiarato di voler adottare queste tecnologie entro due anni.

L’adozione non è stata fatta a cuor leggero, perché il 16%-17% delle organizzazioni interpellate ammette che AI e IoT siano “molto difficili” o “estremamente difficili” da proteggere.

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