▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Europa: aumentano gli attacchi ransomware, più colpite PA e sanità

Check Point Research tira il bilancio degli attacchi cyber nel secondo trimestre dell’anno: l’Europa si deve guardare le spalle dai ransomware.

Business Vulnerabilità

1.258: è il numero degli incidenti che ogni settimana le aziende sono state costrette ad affrontare nel trimestre fra aprile e giugno 2023, quando i cyber attacchi sono aumentati dell’8% su scala globale, registrando il valore più alto da due anni a questa parte. L’informazione emerge dalla più recente ricerca di Check Point Research, i cui contenuti sono decisamente preoccupanti, a partire dal dato europeo che vede gli attacchi ransomware in crescita del +21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Tutto questo nonostante l’impatto del conflitto ucraino sia andato scemando (persistono per lo più attacchi frutto di hacktivismo) e la situazione si stia normalizzando. Il problema è che gli attacchi finanziariamente motivati sono remunerativi e il cybercrime sempre più industrializzato non intende far calare il proprio giro d’affari.

Settori e geografia

Il settore maggiormente colpito si riconferma quello di scuola e ricerca, anche se la media settimanale lievita anche per il comparto sanitario. Andando per ordine, nel secondo trimestre del 2023 CPR ha registrato 2.179 incidenti settimanali nelle organizzazioni del comparto Scuola/Ricerca. Al contrario di quanto ci si possa spettare, tuttavia, non si tratta di un record: nello stesso trimestre del 2022 questo dato era superiore del 6 percento.

La seconda categoria nell’occhio del ciclone è quella della PA, che include anche le Forze Armate: qui sono stati registrati 1772 eventi alla settimana, con un +9% rispetto al medesimo periodo di un anno fa. Terza piazza per la Sanità, con una media di 1744 cyberattacchi settimanali (+30% anno su anno).

Sul fronte della ripartizione geografica, gli attaccanti hanno manifestato la maggiore crescita di interesse per le aziende africane (+23%), a seguire per l’area di Asia e Pacifico (+33%). L’Europa è molto distaccata con “solo” un +5% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma non c’è da dormire sonni tranquilli.


Il ransowmare

Il problema dell’Europa non è il computo complessivo degli attacchi, ma la loro natura: APAC ed Europa hanno visto incrementare significativamente gli attacchi ransomware da un anno all'altro, con impennate rispettivamente del 29% e del 21%. Per contro, quelli contro l’Africa sono calati del 30%.


In particolare, il ransomware ha bersagliato il settore Pubblica Amministrazione/Forze, colpendo una organizzazione su 25 nel periodo in esame. L’healthcare invece conta una organizzazione colpita su 27. Fra le possibili spiegazioni di questo accanimento c’è il fatto che i due settori sono i maggiori produttori di dati sensibili e non possono permettersi blocchi operativi di settimane, quindi sulla carta sono i più propensi a pagare i riscatti. Meno colpito il settore Scuola/Ricerca con una organizzazione attaccata ogni 31, con un dato in flessione del 2% rispetto all'anno precedente.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di SecurityOpenLab.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.
Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter