I benefici del lavoro da casa stanno portando molte aziende a pensare di cambiare il modello di business, sempre più flessibile e cloud oriented.
A partire da quello sulla differenza pre e post pandemia, dov'è evidente un importante spostamento della forza lavoro dall'azienda all'ufficio domestico. A fronte del 63% che lavorava in ufficio, ora il 75% degli impiegati lavora da casa. Sebbene molti non fossero preparati ad affrontare quello che è accaduto, nel 54% dei casi è bastata una settimana per mettere i dipendenti in condizione di poter lavorare da casa.
Le attività stesse svolte dai dipendenti che lavorano da casa possono aprire le porte alle minacce. Nell'ordine, si parla di file sharing, applicazioni web, videoconferenze, social media. Tutte attività prese di mira da malware, phishing, siti malevoli e furti di identità. E favorite dai sistemi non aggiornanti. Nessun dato è nuovo, le percentuali fanno comprendere il livello di consapevolezza delle aziende.
Passiamo al futuro. Il 54% delle aziende intervistate reputa che la pandemia abbia accelerato la migrazione verso il cloud. E il 38% ha visto in incremento di produttività con il lavoro da casa. Questo si riflette in due aspetti che anche i manager italiani sottolineano spesso. COVID-19 sta cambiando il modo delle aziende di fare business. Da una parte gli investimenti fatti oggi per consolidare quanto messo in atto nella Fase 1 sono per lo più rivolti al cloud, per garantirsi maggiore flessibilità.
Dall'altra è possibile, se non probabile, che una volta terminata del tutto l'esigenza sanitaria molti lavoratori continueranno a lavorare da casa. In molti casi si è visto un contenimento dei costi associato a un aumento della produttività. Ragionando in quest'ottica, nei prossimi 12 mesi il 55% delle aziende farà investimenti per innalzare la sicurezza nell'ottica del lavoro da casa.
04-12-2025
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02-12-2025
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