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PMI e grandi aziende aumentano i budget per la security

Saliranno almeno del 10% nei prossimi tre anni i budget per la security di PMI e grandi aziende. Gli investimenti sono mirati a gestire la crescente complessità dell’IT, le competenze specialistiche e l’incertezza geopolitica.

Tecnologie/Scenari

La consapevolezza cyber sta aumentando a tutti i livelli. Lo ha riconosciuto il World Economic Forum durante il meeting annuale di Davos in riferimento al quadro europeo, lo ha detto Fastweb durante la presentazione dell’ultimo Rapporto Clusit in relazione all’Italia.

Era inevitabile, considerato che la digitalizzazione ha esposto tutte le realtà, pubbliche e private, a un maggiore rischio cyber, con gli attacchi che si sono moltiplicati per numero e per gravità, grazie a un cybercrime sempre più flessibile ed evoluto. Anche chi un tempo ignorava del tutto la cybersecurity oggi si vede costretto a considerarla e a integrarla nel processo di business della propria attività. Almeno questo è quello che rivela uno studio di PWC.

Per appurare quanto questi propositi si convertiranno fattivamente in investimenti per la cybersecurity e su che cosa verteranno, Kaspersky ha condotto 3.230 interviste a imprese con dipendenti di aziende dislocate in 26 Paesi e i cui esiti sono integrati nel report IT Security Economics 2022.


Sono arrivate diverse conferme. La prima è che effettivamente i budget IT per la cybersecurity sono destinati ad aumentare ulteriormente nei prossimi tre anni sia per le PMI che per le enterprise, rispetto a quanto già previsto in precedenza. In Europa, il budget medio dedicato alla cybersecurity nel 2022 è stato di 1,8 milioni di euro per le enterprise, con 6,30 milioni di euro stanziati per l’IT in generale, mentre le PMI hanno investito 140.000 euro nella sicurezza IT, a fronte di un budget medio di 350.000 euro.

In che cosa verrà investito questo denaro? Fondamentalmente nel tentativo di risolvere i problemi più importanti legati alla sicurezza informatica: la metà (50,9%) delle aziende si focalizzerà sulla protezione dei dati. Il 33,5% sulla protezione di impianti tecnologici sempre più complessi, mentre il 35,8% sull’adozione di infrastrutture cloud.

Queste direzioni vengono imboccate alla luce di ragioni ben note: la sempre maggiore complessità dell’infrastruttura IT (45,8% per le PMI e 53,7% per le enterprise) e la necessità di migliorare il livello di competenze specialistiche in materia di sicurezza (36,8% per le PMI e 33,7% per le enterprise). Anche i potenziali nuovi rischi dovuti a una maggiore incertezza geopolitica o economica sono stati evidenziati come motivi di aumento degli investimenti dal 28,2% delle PMI e dal 33% delle enterprise.

Per ulteriori informazioni sui costi e sui budget della sicurezza IT nelle aziende nel 2022, è possibile visitare il Kaspersky IT Security Calculator interattivo.

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